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Indirizzo. Ringraziamento e felicitazioni

Paolo, Silvano e Timòteo alla Chiesa dei Tessalonicesi che è in Dio Padre e nel Signore Gesù Cristo: grazia a voi e pace! Ringraziamo sempre Dio per tutti voi, ricordandovi nelle nostre preghiere, continuamente memori davanti a Dio e Padre nostro del vostro impegno nella fede, della vostra operosità nella carità e della vostra costante speranza nel Signore nostro Gesù Cristo. Noi ben sappiamo, fratelli amati da Dio, che siete stati eletti da lui. Il nostro vangelo, infatti, non si è diffuso fra voi soltanto per mezzo della parola, ma anche con potenza e con Spirito Santo e con profonda convinzione, come ben sapete che siamo stati in mezzo a voi per il vostro bene.

E voi siete diventati imitatori nostri e del Signore, avendo accolto la parola con la gioia dello Spirito Santo anche in mezzo a grande tribolazione, così da diventare modello a tutti i credenti che sono nella Macedonia e nell'Acaia. Infatti la parola del Signore riecheggia per mezzo vostro non soltanto in Macedonia e nell'Acaia, ma la fama della vostra fede in Dio si è diffusa dappertutto, di modo che non abbiamo più bisogno di parlarne. Sono loro infatti a parlare di noi, dicendo come noi siamo venuti in mezzo a voi e come vi siete convertiti a Dio, allontanandovi dagli idoli, per servire al Dio vivo e vero 10 e attendere dai cieli il suo Figlio, che egli ha risuscitato dai morti, Gesù, che ci libera dall'ira ventura.

L'atteggiamento di Paolo durante il suo soggiorno a Tessalonica

Voi stessi infatti, fratelli, sapete bene che la nostra venuta in mezzo a voi non è stata vana. Ma dopo avere prima sofferto e subìto oltraggi a Filippi, come ben sapete, abbiamo avuto il coraggio nel nostro Dio di annunziarvi il vangelo di Dio in mezzo a molte lotte. E il nostro appello non è stato mosso da volontà di inganno, né da torbidi motivi, né abbiamo usato frode alcuna; ma come Dio ci ha trovati degni di affidarci il vangelo così lo predichiamo, non cercando di piacere agli uomini, ma a Dio, che prova i nostri cuori. Mai infatti abbiamo pronunziato parole di adulazione, come sapete, né avuto pensieri di cupidigia: Dio ne è testimone. E neppure abbiamo cercato la gloria umana, né da voi né da altri, pur potendo far valere la nostra autorità di apostoli di Cristo. Invece siamo stati amorevoli in mezzo a voi come una madre nutre e ha cura delle proprie creature. Così affezionati a voi, avremmo desiderato darvi non solo il vangelo di Dio, ma la nostra stessa vita, perché ci siete diventati cari.

Voi ricordate infatti, fratelli, la nostra fatica e il nostro travaglio: lavorando notte e giorno per non essere di peso ad alcuno vi abbiamo annunziato il vangelo di Dio. 10 Voi siete testimoni, e Dio stesso è testimone, come è stato santo, giusto, irreprensibile il nostro comportamento verso di voi credenti; 11 e sapete anche che, come fa un padre verso i propri figli, abbiamo esortato ciascuno di voi, 12 incoraggiandovi e scongiurandovi a comportarvi in maniera degna di quel Dio che vi chiama al suo regno e alla sua gloria.

La fede e la pazienza dei Tessalonicesi

13 Proprio per questo anche noi ringraziamo Dio continuamente, perché, avendo ricevuto da noi la parola divina della predicazione, l'avete accolta non quale parola di uomini, ma, come è veramente, quale parola di Dio, che opera in voi che credete. 14 Voi infatti, fratelli, siete diventati imitatori delle Chiese di Dio in Gesù Cristo, che sono nella Giudea, perché avete sofferto anche voi da parte dei vostri connazionali come loro da parte dei Giudei, 15 i quali hanno perfino messo a morte il Signore Gesù e i profeti e hanno perseguitato anche noi; essi non piacciono a Dio e sono nemici di tutti gli uomini, 16 impedendo a noi di predicare ai pagani perché possano essere salvati. In tal modo essi colmano la misura dei loro peccati! Ma ormai l'ira è arrivata al colmo sul loro capo.

L'inquietudine dell'apostolo

17 Quanto a noi, fratelli, dopo poco tempo che eravamo separati da voi, di persona ma non col cuore, eravamo nell'impazienza di rivedere il vostro volto, tanto il nostro desiderio era vivo. 18 Perciò abbiamo desiderato una volta, anzi due volte, proprio io Paolo, di venire da voi, ma satana ce lo ha impedito. 19 Chi infatti, se non proprio voi, potrebbe essere la nostra speranza, la nostra gioia e la corona di cui ci possiamo vantare, davanti al Signore nostro Gesù, nel momento della sua venuta? 20 Siete voi la nostra gloria e la nostra gioia.

L'invio di Timoteo a Tessalonica

Per questo, non potendo più resistere, abbiamo deciso di restare soli ad Atene e abbiamo inviato Timòteo, nostro fratello e collaboratore di Dio nel vangelo di Cristo, per confermarvi ed esortarvi nella vostra fede, perché nessuno si lasci turbare in queste tribolazioni. Voi stessi, infatti, sapete che a questo siamo destinati; gia quando eravamo tra voi, vi preannunziavamo che avremmo dovuto subire tribolazioni, come in realtà è accaduto e voi ben sapete. Per questo, non potendo più resistere, mandai a prendere notizie sulla vostra fede, per timore che il tentatore vi avesse tentati e così diventasse vana la nostra fatica.

Ringraziamento per le notizie ricevute

Ma ora che è tornato Timòteo, e ci ha portato il lieto annunzio della vostra fede, della vostra carità e del ricordo sempre vivo che conservate di noi, desiderosi di vederci come noi lo siamo di vedere voi, ci sentiamo consolati, fratelli, a vostro riguardo, di tutta l'angoscia e tribolazione in cui eravamo per la vostra fede; ora, sì, ci sentiamo rivivere, se rimanete saldi nel Signore. Quale ringraziamento possiamo rendere a Dio riguardo a voi, per tutta la gioia che proviamo a causa vostra davanti al nostro Dio, 10 noi che con viva insistenza, notte e giorno, chiediamo di poter vedere il vostro volto e completare ciò che ancora manca alla vostra fede?

11 Voglia Dio stesso, Padre nostro, e il Signore nostro Gesù dirigere il nostro cammino verso di voi! 12 Il Signore poi vi faccia crescere e abbondare nell'amore vicendevole e verso tutti, come anche noi lo siamo verso di voi, 13 per rendere saldi e irreprensibili i vostri cuori nella santità, davanti a Dio Padre nostro, al momento della venuta del Signore nostro Gesù con tutti i suoi santi.

Raccomandazioni: santità di vita e carità

Per il resto, fratelli, vi preghiamo e supplichiamo nel Signore Gesù: avete appreso da noi come comportarvi in modo da piacere a Dio, e così gia vi comportate; cercate di agire sempre così per distinguervi ancora di più. Voi conoscete infatti quali norme vi abbiamo dato da parte del Signore Gesù. Perché questa è la volontà di Dio, la vostra santificazione: che vi asteniate dalla impudicizia, che ciascuno sappia mantenere il proprio corpo con santità e rispetto, non come oggetto di passioni e libidine, come i pagani che non conoscono Dio; che nessuno offenda e inganni in questa materia il proprio fratello, perché il Signore è vindice di tutte queste cose, come gia vi abbiamo detto e attestato. Dio non ci ha chiamati all'impurità, ma alla santificazione. Perciò chi disprezza queste norme non disprezza un uomo, ma Dio stesso, che vi dona il suo Santo Spirito.

Riguardo all'amore fraterno, non avete bisogno che ve ne scriva; voi stessi infatti avete imparato da Dio ad amarvi gli uni gli altri, 10 e questo voi fate verso tutti i fratelli dell'intera Macedonia. Ma vi esortiamo, fratelli, a farlo ancora di più 11 e a farvi un punto di onore: vivere in pace, attendere alle cose vostre e lavorare con le vostre mani, come vi abbiamo ordinato, 12 al fine di condurre una vita decorosa di fronte agli estranei e di non aver bisogno di nessuno.

I morti e i vivi al momento della venuta del Signore

13 Non vogliamo poi lasciarvi nell'ignoranza, fratelli, circa quelli che sono morti, perché non continuiate ad affliggervi come gli altri che non hanno speranza. 14 Noi crediamo infatti che Gesù è morto e risuscitato; così anche quelli che sono morti, Dio li radunerà per mezzo di Gesù insieme con lui. 15 Questo vi diciamo sulla parola del Signore: noi che viviamo e saremo ancora in vita per la venuta del Signore, non avremo alcun vantaggio su quelli che sono morti. 16 Perché il Signore stesso, a un ordine, alla voce dell'arcangelo e al suono della tromba di Dio, discenderà dal cielo. E prima risorgeranno i morti in Cristo; 17 quindi noi, i vivi, i superstiti, saremo rapiti insieme con loro tra le nuvole, per andare incontro al Signore nell'aria, e così saremo sempre con il Signore. 18 Confortatevi dunque a vicenda con queste parole.

La vigilanza nell'attesa della venuta del Signore

Riguardo poi ai tempi e ai momenti, fratelli, non avete bisogno che ve ne scriva; infatti voi ben sapete che come un ladro di notte, così verrà il giorno del Signore. E quando si dirà: «Pace e sicurezza», allora d'improvviso li colpirà la rovina, come le doglie una donna incinta; e nessuno scamperà. Ma voi, fratelli, non siete nelle tenebre, così che quel giorno possa sorprendervi come un ladro: voi tutti infatti siete figli della luce e figli del giorno; noi non siamo della notte, né delle tenebre. Non dormiamo dunque come gli altri, ma restiamo svegli e siamo sobrii.

Quelli che dormono, infatti, dormono di notte; e quelli che si ubriacano, sono ubriachi di notte. Noi invece, che siamo del giorno, dobbiamo essere sobrii, rivestiti con la corazza della fede e della carità e avendo come elmo la speranza della salvezza. Poiché Dio non ci ha destinati alla sua collera ma all'acquisto della salvezza per mezzo del Signor nostro Gesù Cristo, 10 il quale è morto per noi, perché, sia che vegliamo sia che dormiamo, viviamo insieme con lui. 11 Perciò confortatevi a vicenda edificandovi gli uni gli altri, come gia fate.

Alcune esigenze della vita di comunità

12 Vi preghiamo poi, fratelli, di aver riguardo per quelli che faticano tra di voi, che vi sono preposti nel Signore e vi ammoniscono; 13 trattateli con molto rispetto e carità, a motivo del loro lavoro. Vivete in pace tra voi. 14 Vi esortiamo, fratelli: correggete gli indisciplinati, confortate i pusillanimi, sostenete i deboli, siate pazienti con tutti. 15 Guardatevi dal rendere male per male ad alcuno; ma cercate sempre il bene tra voi e con tutti. 16 State sempre lieti, 17 pregate incessantemente, 18 in ogni cosa rendete grazie; questa è infatti la volontà di Dio in Cristo Gesù verso di voi. 19 Non spegnete lo Spirito, 20 non disprezzate le profezie; 21 esaminate ogni cosa, tenete ciò che è buono. 22 Astenetevi da ogni specie di male.

23 Il Dio della pace vi santifichi fino alla perfezione, e tutto quello che è vostro, spirito, anima e corpo, si conservi irreprensibile per la venuta del Signore nostro Gesù Cristo. 24 Colui che vi chiama è fedele e farà tutto questo!

25 Fratelli, pregate anche per noi.

26 Salutate tutti i fratelli con il bacio santo. 27 Vi scongiuro, per il Signore, che si legga questa lettera a tutti i fratelli.

28 La grazia del Signore nostro Gesù Cristo sia con voi.

Questa lettera è scritta da Paolo, Silvano e Timòteo alla Chiesa di Tessalonica. A voi, che appartenete a Dio Padre e al Signore Gesù Cristo auguriamo grazia e pace.

Noi ringraziamo sempre Dio e preghiamo in continuazione per voi. Quando parliamo di voi a Dio, nostro Padre, non ci dimentichiamo mai dei vostri atti dʼamore, della vostra grande fede e della vostra incrollabile speranza nel ritorno del nostro Signore, Gesù Cristo.

Una grande fede

Sappiamo bene, cari fratelli, che Dio vi ama e vi ha scelti per essere suoi. Perché, quando vi abbiamo portato il Vangelo, per voi non sono state soltanto parole, anzi, avete ascoltato con profondo interesse; e ciò che vi abbiamo detto ha avuto in voi un potente effetto, perché lo Spirito Santo vi ha dato la profonda convinzione che ciò che dicevamo era vero. Del resto, voi ben sapete come ci siamo comportati tra voi per il vostro bene, e questa è stata la prova tangibile della verità del nostro messaggio. Così, dopo aver ricevuto il nostro annuncio, con la gioia che viene dallo Spirito Santo, avete seguito il nostro esempio e quello del Signore, nonostante i dispiaceri e le grandi difficoltà.

Voi stessi, allora, siete diventati un esempio per tutti gli altri cristiani della Macedonia e di tutta la Grecia. Infatti, la parola del Signore da voi è rimbalzata, non solo in Grecia, ma perfino oltre i vostri confini. Ovunque andiamo, incontriamo gente che ci parla della vostra fede straordinaria in Dio. Non abbiamo bisogno di aprir bocca, perché sono gli altri che ci parlano della meravigliosa accoglienza che ci avete fatto e di come avete abbandonato i vostri idoli per rivolgervi a Dio, per servire soltanto il vero Dio Vivente 10 e per aspettare dal cielo il ritorno di suo Figlio. Questo Figlio è Gesù, che Dio ha resuscitato dai morti; egli è il solo che ci libera dalla condanna di Dio ormai vicina.

Voi stessi ben sapete, cari fratelli, quanto sia stata preziosa quella visita. Certo ricordate come siamo stati maltrattati a Filippi, proprio poco prima di venire da voi; e quanto abbiamo sofferto in quella città. Eppure Dio ci ha dato il coraggio di annunciare a voi lo stesso Vangelo senza esitazioni, nonostante fossimo in mezzo a molte lotte circondati da nemici Da ciò potete constatare che non predicavamo con lʼintenzione di dire il falso, di imbrogliarvi o con scopi disonesti, ma eravamo perfettamente leali e sinceri.

Siamo inviati da Dio

Siccome Dio ci ha messi alla prova e ci ha giudicati degni di affidarci il Vangelo da predicare, noi non cambiamo nemmeno una virgola al suo messaggio (magari per compiacere quelli che ci ascoltano), perché serviamo soltanto lui, che conosce e giudica anche le nostre intenzioni più nascoste.

Infatti, come ben sapete, non abbiamo mai cercato, neppure una volta, di convincervi con lʼadulazione, e tanto meno abbiamo mai finto di esservi amici per interesse: Dio ne è testimone! Così pure non abbiamo mai cercato i complimenti di nessuno, né vostri né dʼaltri, anche se, come apostoli di Cristo, avremmo potuto far sentire il peso della nostra autorità. Invece, siamo stati gentili con voi, come una madre che nutre e cura teneramente i suoi bambini. Nel nostro profondo amore per voi avremmo voluto donarvi non soltanto il Vangelo, ma la nostra stessa vita, tanto ci eravate diventati cari!

Non vi ricordate, cari fratelli, quanto abbiamo lavorato fra voi? Giorno e notte abbiamo tribolato e sudato per guadagnare abbastanza da vivere, per non essere di peso a nessuno di voi, mentre vi predicavamo la Buona Notizia di Dio. 10 Voi stessi ci siete testimoni, come pure Dio, che siamo stati giusti, onesti e irreprensibili verso di voi. 11 Sapete pure che abbiamo agito verso ciascuno di voi come fa un padre con i suoi figli; non ve lo ricordate? Vi abbiamo corretto e incoraggiato, 12 scongiurandovi di vivere in modo degno di Dio, dal momento che Egli vi ha invitato nel suo regno per condividere la sua gloria. 13 E mai ci stancheremo di ringraziare il Signore perché, quando noi vi abbiamo annunziato il Vangelo, voi non avete neppure pensato che si trattasse di parole nostre, ma lo avete accettato per ciò che realmente è: Parola di Dio, che è allʼopera in voi che credete. 14 E poi, cari fratelli, state imitando con la vostra sofferenza le chiese della Giudea, perché avete sofferto anche voi da parte dei vostri connazionali come loro da parte dei Giudei; 15 questi hanno ucciso i profeti e perfino il Signore Gesù ed ora perseguitano anche noi. Essi sono avversari di Dio e contemporaneamente nemici di tutti gli uomini, 16 cercano dʼimpedirci di predicare ai pagani, per timore che alcuni di loro possano essere salvati. Così non fanno altro che colmare la misura dei loro peccati; ma ormai il castigo di Dio è piombato su di loro con tutta la sua forza.

17 Cari fratelli, subito dopo che ci siamo separati (ma eravate lontano dagli occhi, non dal cuore), abbiamo fatto di tutto per potervi rivedere ancora una volta. 18 Così, per un paio di volte, abbiamo cercato di venire da voi (almeno io, Paolo), ma Satana ci ha messo i bastoni fra le ruote. 19 Voi, infatti, siete la nostra speranza, la nostra gioia e la nostra gloriosa corona, di cui saremo fieri davanti al nostro Signore Gesù al suo ritorno. 20 Sì, la nostra gloria e la nostra gioia siete voi!

Buone notizie da Timòteo

Infine, non potendo più resistere, ho preferito rimanere solo ad Atene 2-3 e vi ho mandato il fratello Timòteo, nostro collaboratore al servizio di Dio. Ve lʼho mandato per rafforzare la vostra fede e per incoraggiarvi, perché nessuno si perda dʼanimo davanti a queste tribolazioni. Naturalmente, voi sapete bene che soffrire fa parte del piano di Dio per noi cristiani. Già da quando eravamo con voi, vi avevamo detto che presto saremmo stati perseguitati; e così è stato, come ben sapete.

Ecco perché, non potendo più aspettare, ho mandato Timòteo a vedere se la vostra fede era ancora forte. Avevo paura che Satana vi avesse tentato, e che tutto il nostro lavoro tra voi fosse stato inutile. Ma ora Timòteo è appena ritornato con le buone notizie che la vostra fede e il vostro amore sono più forti che mai. Mi ha detto anche che avete un bel ricordo della nostra visita e che desiderate rivederci quanto lo desideriamo noi. Così, fratelli, la vostra fede ci è stata di grande conforto in mezzo a tutte queste angustie e tribolazioni. Adesso sì che ci sentiamo rivivere, perché sappiamo che restate saldi nel Signore!

Come possiamo ringraziare abbastanza Dio per tutta la gioia che ci avete dato? 10 Giorno e notte preghiamo in continuazione per voi, chiedendo a Dio di potervi rivedere e di colmare qualsiasi piccola lacuna ci possa ancora essere nella vostra fede. 11 Che Dio stesso, nostro Padre, e il nostro Signore, Gesù Cristo, ci appianino la strada per tornare da voi! 12 Possa il Signore far crescere in abbondanza il vostro amore fra voi e verso tutti gli altri, così come trabocca il nostro per voi. 13 Questo farà sì che i vostri cuori si rinforzino nella fede, perché siate santi e perfetti davanti a Dio, nostro Padre, quando il nostro Signore Gesù tornerà insieme con tutti quelli che gli appartengono.

Mirate alla purezza

Vorrei aggiungere questo, cari fratelli: voi avete imparato da noi come dovete comportarvi per piacere a Dio. E già vi comportate così, perché conoscete i comandamenti che vi abbiamo dato da parte del Signore Gesù stesso. Ora vi preghiamo, anzi vi scongiuriamo, nel nome del Signore Gesù, di migliorare sempre di più. 3-4 Perché Dio vuole che siate puri e non abbiate niente a che fare con i peccati del sesso. Ciascuno di voi sappia vivere con la propria moglie in santità e rispetto, senza abbandonarsi allʼimpeto delle passioni, come fanno i pagani, che non conoscono Dio.

Questa è la volontà di Dio: che nessuno di voi danneggi il proprio fratello, portandogli via la moglie, né con la violenza, né con lʼinganno, perché, come vi ho già detto e ridetto, il Signore, punirà chi commette queste cose. Perché Dio non ci ha chiamati a vivere nellʼimmoralità, ma ad una vita santa e pura. Perciò, chi disprezza queste norme, non disprezza soltanto dei regolamenti umani, ma Dio stesso che vi ha dato il suo Spirito Santo.

Per quanto riguarda lʼamore fraterno, che ci dovrebbe essere tra la gente di Dio, non cʼè bisogno che ve ne parli io, perché Dio stesso vʼinsegna ad amarvi a vicenda. 10 Il vostro amore è già forte verso tutti i fratelli cristiani sparsi per lʼintera Macedonia. Nonostante ciò, cari fratelli, vi incoraggio ad amarvi sempre di più. 11 La vostra maggiore aspirazione devʼessere quella di vivere una vita tranquilla, badando ai fatti vostri e guadagnando da vivere con il vostro lavoro, come vi ho già raccomandato di fare. 12 Così quelli che non sono credenti avranno fiducia e rispetto di voi, e voi non sarete di peso a nessuno.

Che cosa succede a un credente, quando muore?

13 Ma ora, cari fratelli, voglio che sappiate ciò che succede ad un credente quando muore, in modo che, quando capiterà a voi, non siate troppo addolorati, come quelli che non hanno nessuna speranza. 14 Siccome crediamo che Gesù Cristo è morto e risorto, dobbiamo anche credere che, quando Gesù tornerà, ricondurrà con lui tutti i credenti che sono morti.

15 Questo che vi dico viene direttamente dal Signore: noi che siamo vivi, se ancora saremo in vita quando tornerà il Signore, non andremo ad incontrarlo prima di quelli che sono nella tomba. 16 Quel giorno, il Signore stesso, ad un dato segnale, alla voce di un arcangelo e allo squillo della tromba di Dio, scenderà dal cielo, e allora i credenti morti saranno i primi a risorgere per andargli incontro. 17 Poi noi, che saremo ancora vivi, verremo presi insieme a loro e portati in alto tra le nuvole per incontrare il Signore. Così rimarremo con lui per sempre. 18 Consolatevi, dunque, e incoraggiatevi a vicenda con queste parole.

Quando succederà tutto questo? Non cʼè bisogno che vi dica niente in proposito, cari fratelli, perché sapete benissimo che nessuno lo sa. Il giorno del Signore verrà improvvisamente, come un ladro di notte. Quando la gente dirà: «Tutto va bene, cʼè pace e sicurezza dappertutto», allora ecco inaspettatamente la rovina, improvvisa come le doglie di una donna incinta. E non ci sarà scampo.

Ma voi, cari fratelli, non siete allʼoscuro, per quanto riguarda queste cose, e quando verrà quel giorno, non vi coglierà di sorpresa come un ladro. Infatti, voi siete tutti figli della luce e del giorno. Noi credenti non facciamo parte delle tenebre e della notte. Perciò dobbiamo stare in guardia e non dormire come fanno gli altri; dobbiamo rimanere svegli e pronti per il suo ritorno! Di notte la gente dorme e di notte si ubriaca. Ma noi, che facciamo parte del giorno, dobbiamo restare sobri, protetti dalla corazza della fede e dellʼamore, e con lʼelmo della gioiosa speranza della salvezza.

Perché Dio non ci ha destinati a subire il suo castigo, ma ci ha scelto per salvarci, grazie a ciò che ha fatto il nostro Signore, Gesù Cristo. 10 Egli è morto per noi, per farci vivere sempre con lui, sia che noi siamo morti o vivi al momento del suo ritorno. 11 Perciò, incoraggiatevi ed edificatevi a vicenda, come infatti state già facendo.

Ultime raccomandazioni

12 Cari fratelli, vi preghiamo di avere riguardo per i rappresentanti della vostra chiesa, che lavorano tanto fra voi e vi mettono in guardia contro tutto ciò che è male. 13 Teneteli in grande considerazione ed amateli con tutto il cuore, perché non si risparmiano per aiutarvi.

14 E vivete in pace fra voi. Fratelli, correggete quelli che vivono male, confortate gli abbattuti, prendetevi cura di quelli che sono deboli e siate pazienti con tutti. 15 Badate che nessuno ripaghi il male col male, ma cercate sempre di fare del bene, tanto fra voi che a tutti gli altri. 16 Siate sempre contenti 17 e continuate a pregare. 18 Qualunque cosa accada, ringraziate sempre il Signore, perché è questo che Dio vuole da voi che appartenete a Gesù Cristo.

19 Non ostacolate lʼazione dello Spirito Santo 20 e non disprezzate quelli che profetizzano, 21 ma controllate tutto ciò che viene detto per accertarvi che sia vero e, se lo è, accettatelo. 22 Tenetevi alla larga da ogni specie di male. 23 Che il Signore, che dona la pace, vi renda completamente puri e devoti a lui, e che tutto il vostro essere: spirito, anima e corpo, sia conservato forte e senza difetti fino al giorno del ritorno del nostro Signore, Gesù Cristo. 24 Dio, che vi ha chiamati ad essere suoi figli, è fedele, e farà tutto questo per voi, come ha promesso. 25 Fratelli, pregate per noi. 26 Salutate per me con un bacio fraterno tutti gli altri credenti. 27 Vi scongiuro, nel nome del Signore, di fare in modo che questa lettera sia letta a tutti i fratelli. 28 La grazia del Signore nostro, Gesù Cristo, sia con voi tutti. Paolo.