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III. DURANTE E DOPO L'ASSEDIO DI GERUSALEMME

Il profeta come sentinella

33 Mi fu rivolta questa parola del Signore: «Figlio dell'uomo, parla ai figli del tuo popolo e dì loro: Se mando la spada contro un paese e il popolo di quella terra prende un uomo del suo territorio e lo pone quale sentinella, e questa, vedendo sopraggiungere la spada sul paese, suona la tromba e dà l'allarme al popolo: se colui che ben sente il suono della tromba non ci bada e la spada giunge e lo sorprende, egli dovrà a se stesso la propria rovina. Aveva udito il suono della tromba, ma non ci ha badato: sarà responsabile della sua rovina; se ci avesse badato, si sarebbe salvato. Se invece la sentinella vede giunger la spada e non suona la tromba e il popolo non è avvertito e la spada giunge e sorprende qualcuno, questi sarà sorpreso per la sua iniquità: ma della sua morte domanderò conto alla sentinella. O figlio dell'uomo, io ti ho costituito sentinella per gli Israeliti; ascolterai una parola dalla mia bocca e tu li avvertirai da parte mia. Se io dico all'empio: Empio tu morirai, e tu non parli per distoglier l'empio dalla sua condotta, egli, l'empio, morirà per la sua iniquità; ma della sua morte chiederò conto a te.

Ma se tu avrai ammonito l'empio della sua condotta perché si converta ed egli non si converte, egli morirà per la sua iniquità. Tu invece sarai salvo.

Conversione e perversione

10 Tu, figlio dell'uomo, annunzia agli Israeliti: Voi dite: I nostri delitti e i nostri peccati sono sopra di noi e in essi noi ci consumiamo! In che modo potremo vivere? 11 Dì loro: Com'è vero ch'io vivo - oracolo del Signore Dio - io non godo della morte dell'empio, ma che l'empio desista dalla sua condotta e viva. Convertitevi dalla vostra condotta perversa! Perché volete perire, o Israeliti?

12 Figlio dell'uomo, dì ancora ai figli del tuo popolo: La giustizia del giusto non lo salva se pecca, e l'empio non cade per la sua iniquità se desiste dall'iniquità, come il giusto non potrà vivere per la sua giustizia se pecca. 13 Se io dico al giusto: Vivrai, ed egli, confidando sulla sua giustizia commette l'iniquità, nessuna delle sue azioni buone sarà più ricordata e morirà nella malvagità che egli ha commesso. 14 Se dico all'empio: Morirai, ed egli desiste dalla sua iniquità e compie ciò che è retto e giusto, 15 rende il pegno, restituisce ciò che ha rubato, osserva le leggi della vita, senza commettere il male, egli vivrà e non morirà; 16 nessuno dei peccati che ha commessi sarà più ricordato: egli ha praticato ciò che è retto e giusto e certamente vivrà.

17 Eppure, i figli del tuo popolo vanno dicendo: Il modo di agire del Signore non è retto. E' invece il loro modo di agire che non è retto! 18 Se il giusto desiste dalla giustizia e fa il male, per questo certo morirà. 19 Se l'empio desiste dall'empietà e compie ciò che è retto e giusto, per questo vivrà. 20 Voi andate dicendo: Non è retto il modo di agire del Signore. Giudicherò ciascuno di voi secondo il suo modo di agire, Israeliti».

La presa della città

21 Il cinque del decimo mese dell'anno decimosecondo della nostra deportazione arrivò da me un fuggiasco da Gerusalemme per dirmi: La città è presa. 22 La sera prima dell'arrivo del fuggiasco, la mano del Signore fu su di me e al mattino, quando il fuggiasco giunse, il Signore mi aprì la bocca. La mia bocca dunque si aprì e io non fui più muto.

La devastazione del paese

23 Mi fu rivolta questa parola del Signore: 24 «Figlio dell'uomo, gli abitanti di quelle rovine, nel paese d'Israele, vanno dicendo: Abramo era uno solo ed ebbe in possesso il paese e noi siamo molti: a noi dunque è stato dato in possesso il paese!

25 Perciò dirai loro: Così dice il Signore Dio: Voi mangiate la carne con il sangue, sollevate gli occhi ai vostri idoli, versate il sangue, e vorreste avere in possesso il paese? 26 Voi vi appoggiate sulle vostre spade, compite cose nefande, ognuno di voi disonora la donna del suo prossimo e vorreste avere in possesso il paese? 27 Annunzierai loro: Dice il Signore Dio: Com'è vero ch'io vivo, quelli che stanno fra le rovine periranno di spada; darò in pasto alle belve quelli che sono per la campagna e quelli che sono nelle fortezze e dentro le caverne moriranno di peste. 28 Ridurrò il paese ad una solitudine e a un deserto e l'orgoglio della sua forza cesserà. I monti d'Israele saranno devastati, non ci passerà più nessuno. 29 Sapranno che io sono il Signore quando farò del loro paese una solitudine e un deserto, a causa di tutti gli abomini che hanno commessi.

Risultati della predicazione

30 Figlio dell'uomo, i figli del tuo popolo parlano di te lungo le mura e sulle porte delle case e si dicono l'un l'altro: Andiamo a sentire qual è la parola che viene dal Signore. 31 In folla vengono da te, si mettono a sedere davanti a te e ascoltano le tue parole, ma poi non le mettono in pratica, perché si compiacciono di parole, mentre il loro cuore va dietro al guadagno. 32 Ecco, tu sei per loro come una canzone d'amore: bella è la voce e piacevole l'accompagnamento musicale. Essi ascoltano le tue parole, ma non le mettono in pratica. 33 Ma quando ciò avverrà ed ecco avviene, sapranno che c'è un profeta in mezzo a loro».

I pastori di Israele

34 Mi fu rivolta questa parola del Signore: «Figlio dell'uomo, profetizza contro i pastori d'Israele, predici e riferisci ai pastori: Dice il Signore Dio: Guai ai pastori d'Israele, che pascono se stessi! I pastori non dovrebbero forse pascere il gregge? Vi nutrite di latte, vi rivestite di lana, ammazzate le pecore più grasse, ma non pascolate il gregge. Non avete reso la forza alle pecore deboli, non avete curato le inferme, non avete fasciato quelle ferite, non avete riportato le disperse. Non siete andati in cerca delle smarrite, ma le avete guidate con crudeltà e violenza. Per colpa del pastore si sono disperse e son preda di tutte le bestie selvatiche: sono sbandate. Vanno errando tutte le mie pecore in tutto il paese e nessuno va in cerca di loro e se ne cura. Perciò, pastori, ascoltate la parola del Signore: Com'è vero ch'io vivo, - parla il Signore Dio - poiché il mio gregge è diventato una preda e le mie pecore il pasto d'ogni bestia selvatica per colpa del pastore e poiché i miei pastori non sono andati in cerca del mio gregge - hanno pasciuto se stessi senza aver cura del mio gregge - udite quindi, pastori, la parola del Signore: 10 Dice il Signore Dio: Eccomi contro i pastori: chiederò loro conto del mio gregge e non li lascerò più pascolare il mio gregge, così i pastori non pasceranno più se stessi, ma strapperò loro di bocca le mie pecore e non saranno più il loro pasto. 11 Perché dice il Signore Dio: Ecco, io stesso cercherò le mie pecore e ne avrò cura. 12 Come un pastore passa in rassegna il suo gregge quando si trova in mezzo alle sue pecore che erano state disperse, così io passerò in rassegna le mie pecore e le radunerò da tutti i luoghi dove erano disperse nei giorni nuvolosi e di caligine. 13 Le ritirerò dai popoli e le radunerò da tutte le regioni. Le ricondurrò nella loro terra e le farò pascolare sui monti d'Israele, nelle valli e in tutte le praterie della regione. 14 Le condurrò in ottime pasture e il loro ovile sarà sui monti alti d'Israele; là riposeranno in un buon ovile e avranno rigogliosi pascoli sui monti d'Israele. 15 Io stesso condurrò le mie pecore al pascolo e io le farò riposare. Oracolo del Signore Dio. 16 Andrò in cerca della pecora perduta e ricondurrò all'ovile quella smarrita; fascerò quella ferita e curerò quella malata, avrò cura della grassa e della forte; le pascerò con giustizia.

17 A te, mio gregge, dice il Signore Dio: Ecco, io giudicherò fra pecora e pecora, fra montoni e capri. 18 Non vi basta pascolare in buone pasture, volete calpestare con i piedi il resto della vostra pastura; non vi basta bere acqua chiara, volete intorbidare con i piedi quella che resta. 19 Le mie pecore devono brucare ciò che i vostri piedi hanno calpestato e bere ciò che i vostri piedi hanno intorbidato. 20 Perciò dice il Signore Dio a loro riguardo: Ecco, io giudicherò fra pecora grassa e pecora magra. 21 Poiché voi avete spinto con il fianco e con le spalle e cozzato con le corna le più deboli fino a cacciarle e disperderle, 22 io salverò le mie pecore e non saranno più oggetto di preda: farò giustizia fra pecora e pecora.

23 Susciterò per loro un pastore che le pascerà, Davide mio servo. Egli le condurrà al pascolo, sarà il loro pastore; 24 io, il Signore, sarò il loro Dio e Davide mio servo sarà principe in mezzo a loro: io, il Signore, ho parlato. 25 Stringerò con esse un'alleanza di pace e farò sparire dal paese le bestie nocive, cosicché potranno dimorare tranquille anche nel deserto e riposare nelle selve.

26 Farò di loro e delle regioni attorno al mio colle una benedizione: manderò la pioggia a tempo opportuno e sarà pioggia di benedizione. 27 Gli alberi del campo daranno i loro frutti e la terra i suoi prodotti; essi abiteranno in piena sicurezza nella loro terra. Sapranno che io sono il Signore, quando avrò spezzato le spranghe del loro giogo e li avrò liberati dalle mani di coloro che li tiranneggiano. 28 Non saranno più preda delle genti, né li divoreranno le fiere selvatiche, ma saranno al sicuro e nessuno li spaventerà.

29 Farò germogliare per loro una florida vegetazione; non saranno più consumati dalla fame nel paese e non soffriranno più il disprezzo delle genti. 30 Sapranno che io, il Signore, sono il loro Dio e loro, la gente d'Israele, sono il mio popolo. Parola del Signore Dio.

31 Voi, mie pecore, siete il gregge del mio pascolo e io sono il vostro Dio». Oracolo del Signore Dio.

Contro i monti di Edom

35 Mi fu rivolta questa parola del Signore: «Figlio dell'uomo, volgiti verso il monte Seir e profetizza contro di esso. Annunzierai: Dice il Signore Dio:

Eccomi a te, monte Seir,
anche su di te stenderò il mio braccio
e farò di te una solitudine, un luogo desolato.
Ridurrò le tue città in macerie,
e tu diventerai un deserto;
così saprai che io sono il Signore.

Tu hai mantenuto un odio secolare contro gli Israeliti e li hai consegnati alla spada nel giorno della loro sventura, quando ho posto fine alla loro iniquità; per questo, com'è vero ch'io vivo - dice il Signore Dio - ti abbandonerò al sangue e il sangue ti perseguiterà; tu hai odiato il sangue e il sangue ti perseguiterà. Farò del monte Seir una solitudine e un deserto e vi eliminerò chiunque su di esso va e viene. Riempirò di cadaveri i tuoi monti; sulle tue alture, per le tue pendici, in tutte le tue valli cadranno i trafitti di spada. In solitudine perenne ti ridurrò e le tue città non saranno più abitate: saprete che io sono il Signore. 10 Poiché hai detto: Questi due popoli, questi due territori saranno miei, noi li possiederemo, anche se là è il Signore. 11 Per questo, com'è vero ch'io vivo - oracolo del Signore Dio - io agirò secondo quell'ira e quel furore che tu hai dimostrato nell'odio contro di loro e mi rivelerò in mezzo a loro quando farò giustizia di te: 12 saprai allora che io sono il Signore. Ho udito tutti gli insulti che tu hai proferiti contro i monti d'Israele: Sono deserti; son dati a noi perché vi pascoliamo. 13 Contro di me avete fatto discorsi insolenti, contro di me avete moltiplicato le parole: ho udito tutto. 14 Così dice il Signore Dio: Poiché tutto il paese ha gioito, farò di te una solitudine: 15 poiché tu hai gioito per l'eredità della casa d'Israele che era devastata, così io tratterò te: sarai ridotto a una solitudine, o monte Seir, e tu Edom, tutto intero; si saprà che io sono il Signore».

Oracolo sui monti di Israele

36 «Ora, figlio dell'uomo, profetizza ai monti d'Israele e dì: Monti d'Israele, udite la parola del Signore. Così dice il Signore Dio: Poiché il nemico ha detto di voi: Ah! Ah! I colli eterni son diventati il nostro possesso, ebbene, profetizza e annunzia: Dice il Signore Dio: Poiché siete stati devastati e perseguitati dai vicini per renderci possesso delle altre nazioni e poiché siete stati fatti oggetto di maldicenza e d'insulto della gente, ebbene, monti d'Israele, udite la parola del Signore Dio: Dice il Signore Dio ai monti, alle colline, alle pendici e alle valli, alle rovine desolate e alle città deserte che furono preda e scherno dei popoli vicini: ebbene, così dice il Signore Dio: Sì, con gelosia ardente io parlo contro gli altri popoli e contro tutto Edom, che con la gioia del cuore, con il disprezzo dell'anima, hanno fatto del mio paese il loro possesso per saccheggiarlo. Per questo profetizza al paese d'Israele e annunzia ai monti, alle colline, alle pendici e alle valli: Dice il Signore Dio: Ecco, io parlo con gelosia e con furore: Poiché voi avete portato l'obbrobrio delle genti, ebbene, dice il Signore Dio, io alzo la mano e giuro: anche le genti che vi stanno d'intorno subiranno il loro vituperio.

E voi, monti d'Israele, mettete rami e producete frutti per il mio popolo d'Israele perché sta per tornare. Ecco infatti a voi, a voi io mi volgo; sarete ancora lavorati e sarete seminati. 10 Moltiplicherò sopra di voi gli uomini, tutta la gente d'Israele, e le città saranno ripopolate e le rovine ricostruite.

11 Moltiplicherò su di voi gli uomini e gli armenti e cresceranno e saranno fecondi: farò sì che siate popolati come prima e vi elargirò i miei benefici più che per il passato e saprete che io sono il Signore.

12 Ricondurrò su di voi degli uomini, il mio popolo Israele: essi vi possederanno e sarete la loro eredità e non li priverete più dei loro figli.

13 Così parla il Signore Dio: Poiché si va dicendo di te: Tu divori gli uomini, tu hai privato di figli il tuo popolo, 14 ebbene, tu non divorerai più gli uomini, non priverai più di figli la nazione. Oracolo del Signore Dio. 15 Non ti farò più sentire gli insulti delle nazioni e non ti farò più subire lo scherno dei popoli; non priverai più di figli la tua gente». Parola del Signore Dio.

16 Mi fu rivolta questa parola del Signore: 17 «Figlio dell'uomo, la casa d'Israele, quando abitava il suo paese, lo rese impuro con la sua condotta e le sue azioni. Come l'impurità di una donna nel suo tempo è stata la loro condotta davanti a me. 18 Perciò ho riversato su di loro la mia ira per il sangue che avevano sparso nel paese e per gli idoli con i quali l'avevano contaminato. 19 Li ho dispersi fra le genti e sono stati dispersi in altri territori: li ho giudicati secondo la loro condotta e le loro azioni. 20 Giunsero fra le nazioni dove erano spinti e disonorarono il mio nome santo, perché di loro si diceva: Costoro sono il popolo del Signore e tuttavia sono stati scacciati dal suo paese. 21 Ma io ho avuto riguardo del mio nome santo, che gli Israeliti avevano disonorato fra le genti presso le quali sono andati. 22 Annunzia alla casa d'Israele: Così dice il Signore Dio: Io agisco non per riguardo a voi, gente d'Israele, ma per amore del mio nome santo, che voi avete disonorato fra le genti presso le quali siete andati. 23 Santificherò il mio nome grande, disonorato fra le genti, profanato da voi in mezzo a loro. Allora le genti sapranno che io sono il Signore - parola del Signore Dio - quando mostrerò la mia santità in voi davanti ai loro occhi. 24 Vi prenderò dalle genti, vi radunerò da ogni terra e vi condurrò sul vostro suolo. 25 Vi aspergerò con acqua pura e sarete purificati; io vi purificherò da tutte le vostre sozzure e da tutti i vostri idoli; 26 vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di voi uno spirito nuovo, toglierò da voi il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne. 27 Porrò il mio spirito dentro di voi e vi farò vivere secondo i miei statuti e vi farò osservare e mettere in pratica le mie leggi. 28 Abiterete nella terra che io diedi ai vostri padri; voi sarete il mio popolo e io sarò il vostro Dio. 29 Vi libererò da tutte le vostre impurità: chiamerò il grano e lo moltiplicherò e non vi manderò più la carestia. 30 Moltiplicherò i frutti degli alberi e il prodotto dei campi, perché non soffriate più la vergogna della fame fra le genti. 31 Vi ricorderete della vostra cattiva condotta e delle vostre azioni che non erano buone e proverete disgusto di voi stessi per le vostre iniquità e le vostre nefandezze. 32 Non per riguardo a voi, io agisco - dice il Signore Dio - sappiatelo bene. Vergognatevi e arrossite della vostra condotta, o Israeliti». 33 Così dice il Signore Dio: «Quando vi avrò purificati da tutte le vostre iniquità, vi farò riabitare le vostre città e le vostre rovine saranno ricostruite. 34 Quella terra desolata, che agli occhi di ogni viandante appariva un deserto, sarà ricoltivata 35 e si dirà: La terra, che era desolata, è diventata ora come il giardino dell'Eden, le città rovinate, desolate e sconvolte, ora sono fortificate e abitate. 36 I popoli che saranno rimasti attorno a voi sapranno che io, il Signore, ho ricostruito ciò che era distrutto e ricoltivato la terra che era un deserto. Io, il Signore, l'ho detto e lo farò».

37 Dice il Signore Dio: «Permetterò ancora che la gente d'Israele mi preghi di intervenire in suo favore. Io moltiplicherò gli uomini come greggi, 38 come greggi consacrati, come un gregge di Gerusalemme nelle sue solennità. Allora le città rovinate saran ripiene di greggi di uomini e sapranno che io sono il Signore».

'Ezechiele 33-36' not found for the version: La Bibbia della Gioia.

33 La parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo:

«Figlio d'uomo, parla ai figli del tuo popolo e di' loro: Quando farò venire la spada contro un paese e il popolo di quel paese prende un uomo dai suoi confini e lo pone come sentinella,

se vede la spada venire contro il paese, e suona la tromba e avverte il popolo,

chiunque ode il suono della tromba e non fa caso all'avvertimento, se la spada viene e lo porta via, il suo sangue sarà sul suo capo.

Egli ha udito il suono della tromba, ma non ha fatto caso all'avvertimento, il suo sangue sarà su di lui. Chi invece ha fatto caso all'avvertimento salverà la sua vita

Ma se la sentinella vede la spada venire e non suona la tromba per avvertire il popolo, e la spada viene e porta via qualcuno di loro, questi sarà portato via per la propria iniquità, ma del suo sangue chiederò conto alla sentinella.

Cosí, o figlio d'uomo, io ti ho stabilito sentinella per la casa d'Israele; perciò ascolta la parola dalla mia bocca e avvertili da parte mia.

Quando dico all'empio: "Empio, tu morirai sicuramente" e tu non parli per avvertire l'empio che si allontani dalla sua via, quell'empio morirà per la sua iniquità, ma del suo sangue chiederò conto alla tua mano.

Se però tu avverti l'empio che si allontani dalla sua via ed egli non si allontana dalla sua via, egli morirà per la sua iniquità, ma tu salverai la tua anima.

10 Ora tu, figlio d'uomo, di' alla casa d'Israele: Voi dite cosí: "Se le nostre trasgressioni e i nostri peccati sono sopra di noi e a motivo d'essi languiamo, come potremo vivere?"

11 Di' loro: Com'è vero che io vivo», dice il Signore, l'Eterno, «io non mi compiaccio della morte dell'empio, ma che l'empio si converta dalla sua via e viva; convertitevi, convertitevi dalle vostre vie malvagie. Perché mai dovreste morire, o casa d'Israele?

12 Perciò tu, figlio d'uomo, di' ai figli del tuo popolo: La giustizia del giusto non lo salverà nel giorno del suo peccato; cosí pure l'empietà dell'empio non lo farà cadere nel giorno in cui si allontanerà dalla sua empietà, e il giusto non potrà vivere per la sua giustizia nel giorno in cui peccherà.

13 Quando dico al giusto che sicuramente vivrà, se confida nella propria giustizia e commette l'iniquità, tutti i suoi atti giusti non saranno piú ricordati, ma morirà per l'iniquità che ha commesso.

14 Quando invece dico all'empio: "Tu morirai sicuramente", se si allontana dal suo peccato e compie ciò che è retto e giusto,

15 se l'empio rende il pegno, restituisce ciò che ha rubato e cammina secondo gli statuti della vita, senza commettere l'iniquità, egli certamente vivrà, non morirà.

16 Nessuno dei peccati da lui commessi sarà piú ricordato contro di lui; egli ha compiuto ciò che è retto e giusto e certamente vivrà.

17 Ma i figli del tuo popolo dicono: "La via del Signore non è giusta" mentre è la loro via che non è giusta.

18 Quando il giusto si allontana dalla sua giustizia e commette l'iniquità, per questo egli morirà.

19 Quando invece l'empio si allontana dalla sua empietà e compie ciò che è retto e giusto, per questo egli vivrà.

20 Tuttavia voi dite: "La via del Signore non è giusta". Io giudicherò ciascuno di voi secondo le sue vie, o casa d'Israele», In occasione della presa di Gerusalemme

21 Nel dodicesimo anno della nostra cattività, il decimo mese, il quinto giorno del mese, avvenne che arrivò da me un fuggiasco da Gerusalemme e mi disse: «La città è presa».

22 La sera prima dell'arrivo del fuggiasco, la mano dell'Eterno si era posata su di me e mi aveva aperto la bocca cosí, quando quello giunse da me al mattino la mia bocca fu aperta e non fui piú muto.

23 La parola dell'Eterno mi fu quindi rivolta, dicendo:

24 «Figlio d'uomo, gli abitanti di quelle rovine nel paese d'Israele dicono: "Abrahamo, era solo ed ebbe il possesso del paese, ma noi siamo molti e il possesso del paese è dato a noi".

25 Perciò di' loro: Cosí dice il Signore, l'Eterno: Voi mangiate la carne col sangue, alzate gli occhi verso i vostri idoli versate il sangue e vorreste possedere il paese.

26 Vi appoggiate sulla vostra spada, commettete abominazioni, ciascuno contamina la moglie del proprio vicino e vorreste possedere il paese.

27 Di' loro cosí: dice il Signore, l'Eterno: Com'è vero che io vivo, quelli che stanno fra quelle rovine periranno di spada, quelli che sono in aperta campagna li darò in pasto alle bestie e quelli che sono nelle fortezze e nelle caverne moriranno di peste.

28 Ridurrò il paese a una desolazione e a un deserto, l'orgoglio della sua forza verrà meno e i monti d'Israele saranno cosí desolati che nessuno piú vi passerà.

29 Riconosceranno che io sono l'Eterno, quando avrò ridotto il paese a una desolazione e a un deserto per tutte le abominazioni che hanno commesso.

30 Quanto a te, figlio d'uomo, i figli del tuo popolo parlano di te presso le mura e sulle porte delle case, si parlano l'un l'altro, dicendo ognuno al proprio fratello: "Venite a sentire qual è la parola che viene dall'Eterno"

31 Cosí vengono da te come fa la gente, si siedono davanti a te come il mio popolo e ascoltano le tue parole, ma non le mettono in pratica; con la loro bocca, infatti mostrano tanto amore, ma il loro cuore va dietro al loro ingiusto guadagno.

32 Ecco, tu sei per loro come una canzone d'amore di uno che ha una bella voce e sa suonare bene uno strumento; essi ascoltano le tue parole, ma non le mettono in pratica.

33 Ma quando la cosa avverrà (ed ecco sta per avvenire) riconosceranno che in mezzo a loro c'è stato un profeta».

34 La parola dell'Eterno mi fu ancora rivolta, dicendo:

«Figlio d'uomo, profetizza contro i pastori d'Israele; profetizza e di' a quei pastori: Cosí dice il Signore, l'Eterno: Guai ai pastori d'Israele che pascolano se stessi! I pastori non dovrebbero invece pascere il gregge?

Voi mangiate il grasso, vi vestite di lana, ammazzate le pecore grasse, ma non pascete il gregge.

Non avete fortificato le pecore deboli, non avete curato la malata, non avete fasciato quella ferita, non avete riportato a casa la smarrita e non avete cercato la perduta, ma avete dominato su loro con forza e durezza.

Cosí esse per mancanza di pastore si sono disperse, sono diventate pasto di tutte le fiere della campagna e si sono disperse.

Le mie pecore vanno errando per tutti i monti e su ogni alto colle; sí, le mie pecore sono state disperse su tutta la faccia del paese, e nessuno è andato in cerca di loro, o ne ha avuto cura».

Perciò, o pastori, ascoltate la parola dell'Eterno:

Com'è vero che io vivo», dice il Signore, l'Eterno, «poiché le mie pecore sono divenute una preda, le mie pecore sono andate in pasto a tutte le fiere della campagna per mancanza di un pastore e perché i miei pastori non sono andati in cerca delle mie pecore, ma i pastori hanno pasciuto se stessi e non hanno pasciuto le mie pecore».

Perciò, o pastori, ascoltate la parola dell'Eterno:

10 Cosí dice il Signore, l'Eterno: «Ecco, io sono contro i pastori; chiederò loro conto delle mie pecore e li farò smettere dal pascere le pecore. I pastori non pasceranno piú se stessi, perché strapperò le mie pecore dalla loro bocca e non saranno piú il loro pasto».

11 Poiché cosí dice il Signore, l'Eterno: «Ecco, io stesso andrò in cerca delle mie pecore e ne avrò cura.

12 Come un pastore ha cura del suo gregge quando si trova in mezzo alle sue pecore disperse, cosí io avrò cura delle mie pecore e le strapperò da tutti i luoghi dove sono state disperse in un giorno di nuvole e di dense tenebre.

13 Le farò uscire di tra i popoli e le radunerò da vari paesi; le ricondurrò sul loro suolo e le pascerò sui monti d'Israele, lungo i corsi d'acqua e in tutti i luoghi abitati del paese.

14 Le pascerò in buoni pascoli e il loro ovile sarà sugli alti monti d'Israele; là riposeranno in un buon ovile e pascoleranno in ricchi pascoli sui monti d'Israele.

15 Io stesso pascerò le mie pecore e le farò riposare», dice il Signore, l'Eterno.

16 «Io cercherò la perduta, ricondurrò la smarrita, fascerò la ferita, fortificherò la malata ma distruggerò la grassa e la forte; le pascerò con giustizia.

17 Quanto a voi, o pecore mie», cosí dice il Signore, l'Eterno, «ecco, io giudicherò tra pecora e pecora, tra montoni e capri.

18 Vi pare piccola cosa il pascolare nel buon pascolo e poi pestare con i piedi ciò che rimane del vostro pascolo, o bere acque limpide e poi intorbidire con i piedi quel che resta?

19 Cosí le mie pecore devono mangiare ciò che i vostri piedi hanno calpestato e devono bere ciò che i vostri piedi hanno intorbidito».

20 Perciò cosí dice loro il Signore, l'Eterno: «Ecco, io stesso giudicherò fra la pecora grassa e la pecora magra.

21 Poiché voi avete spinto con il fianco e con la spalla e avete dato cornate a tutte le pecore deboli fino a disperderle in giro.

22 io salverò le mie pecore e non diventeranno piú una preda, e giudicherò fra pecora e pecora.

23 Stabilirò su di esse un solo pastore che le pascolerà, il mio servo Davide, Egli le pascolerà e sarà il loro pastore.

24 E io l'Eterno, sarò il loro DIO e il mio servo Davide sarà principe in mezzo a loro. Io l'Eterno, ho parlato.

25 Stabilirò con esse un patto di pace e farò sparire le belve malefiche dal paese; cosí esse potranno dimorare al sicuro nel deserto e dormire nelle foreste.

26 E renderò loro i luoghi intorno al mio colle una benedizione; farò scendere la pioggia a suo tempo, e saranno piogge di benedizione.

27 L'albero della campagna darà il suo frutto e la terra darà i suoi prodotti. Esse staranno al sicuro sul loro suolo e riconosceranno che io sono l'Eterno, quando spezzerò le sbarre del loro giogo e le libererò dalla mano di quelli che le tenevano in schiavitú.

28 E non saranno piú preda delle nazioni né le divoreranno piú le fiere della campagna, ma dimoreranno al sicuro a e nessuno le spaventerà.

29 Farò sorgere per loro un giardino di grande fama; non saranno piú consumate dalla fame nel paese e non porteranno piú il vituperio delle nazioni.

30 Cosí riconosceranno che io, l'Eterno, il loro DIO, sono con loro, e che essi, la casa d'Israele, sono il mio popolo», dice il Signore, l'Eterno.

31 «Voi siete le mie pecore, le pecore del mio pascolo; siete uomini e io sono il vostro DIO», dice l'Eterno.

35 La parola dell'Eterno mi fu nuovamente rivolta, dicendo:

«Figlio d'uomo, volgi la tua faccia verso il monte Seir e profetizza contro di esso,

e digli: Cosí dice il Signore, l'Eterno: Ecco, io sono contro di te, o monte Seir. Io stenderò la mia mano contro di te e ti renderò una desolazione e un deserto.

Io ridurrò le tue città in rovine e tu diventerai una desolazione. Allora riconoscerai che io sono l'Eterno.

Poiché tu hai avuto un'antica inimicizia e hai consegnato i figli d'Israele in balìa della spada al tempo della loro calamità, quando la loro iniquità era giunta al colmo.

Com'è vero che io vivo», dice il Signore, l'Eterno, «ti riserbo per il sangue e il sangue ti inseguirà; poiché non hai odiato il sangue, il sangue ti inseguirà.

Cosí ridurrò il monte Seir in una desolazione e in un deserto e sterminerò da esso chi va e chi viene.

Riempirò i suoi monti dei suoi uccisi; sui tuoi colli, nelle tue valli e in tutti i tuoi burroni cadranno gli uccisi dalla spada.

Ti ridurrò una desolazione perpetua e le tue città non saranno piú abitate; allora riconoscerete che io sono l'Eterno.

10 Poichè hai detto: "Quelle due nazioni e quei due paesi saranno miei; noi li possederemo" anche se là c'era l'Eterno,

11 com'è vero che io vivo», dice il Signore, l'Eterno, «io agirò con la tua stessa ira e con la gelosia che hai dimostrato nel tuo odio contro di essi e mi farò conoscere in mezzo a loro, quando ti giudicherò.

12 Tu allora riconoscerai che io, l'Eterno, ho udito tutti gli insulti che hai proferito contro i monti d'Israele, dicendo: "Sono desolati; sono dati a noi per divorare"

13 Con la vostra bocca vi siete vantati contro di me e avete moltiplicato contro di me le vostre parole: ho udito ogni cosa».

14 Cosí dice il Signore, l'Eterno: «Quando tutta la terra si rallegrerà, io ti ridurrò una desolazione.

15 Poiché ti sei rallegrato perché l'eredità della casa d'Israele era ridotta una desolazione, cosí io farò con te: diventerai una desolazione, o monte Seir, e anche tutto quanto Edom. Allora riconosceranno che io sono l'Eterno».

36 «Tu figlio d'uomo, profetizza ai monti d'Israele e di' O monti d'Israele, ascoltate la parola dell'Eterno.

Cosí dice il Signore, l'Eterno: Poiché il nemico ha detto di voi: ah, ah! I colli eterni sono divenuti nostro possesso profetizza e di':

Cosí dice il Signore, l'Eterno: Si, poiché hanno voluto devastarvi e inghiottirvi da ogni lato per farvi diventare possesso del resto delle nazioni e perché siete stati oggetto dei discorsi delle male lingue e delle calunnie della gente»,

perciò, o monti d'Israele, ascoltate la parola del Signore, dell'Eterno. Cosí dice il Signore, l'Eterno, ai monti e ai colli ai burroni e alle valli, ai luoghi devastati e desolati e alle città abbandonate che sono divenute preda e oggetto di disprezzo del resto delle nazioni d'intorno.

Perciò cosí dice il Signore, l'Eterno: «Sí nel fuoco della mia gelosia io parlo contro il resto delle nazioni e contro tutto Edom che hanno fatto del mio paese il loro possesso con tutta la gioia del cuore e disprezzo dell'anima, per cacciarlo come preda.

Perciò profetizza alla terra d'Israele e di' ai monti e ai colli, ai burroni e alle valli: Cosí dice il Signore, l'Eterno: Ecco, io ho parlato nella mia gelosia e nel mio furore, perché voi avete portato il vituperio delle nazioni»,

Perciò cosí dice il Signore, l'Eterno: «Io ho alzato la mano in giuramento: le nazioni che mi circondano porteranno anch'esse il loro vituperio.

Ma voi o monti d'Israele, metterete i vostri rami e porterete i vostri frutti per il mio popolo d'Israele; sí, esso sta per tornare.

Poiché ecco, io sono per voi, mi volgerò verso di voi e sarete coltivati e seminati.

10 Farò moltiplicare su di voi gli uomini, tutta la casa d'Israele, le città saranno abitate e le rovine ricostruite

11 Farò moltiplicare su di voi uomini e bestie; moltiplicheranno e saranno fecondi. Vi farò abitare come nei tempi passati e vi farò del bene piú che ai vostri inizi; allora riconoscerete che io sono l'Eterno,

12 Sí, farò camminare su di voi degli uomini, il mio popolo d'Israele, essi vi possederanno e voi sarete la loro eredità e non li priverete piú dei loro figli».

13 Cosí dice il Signore, l'Eterno: «Poiché vi dicono: "Sei un paese che ha divorato gli uomini e ha privato la tua nazione di figli"

14 perciò non divorerai piú gli uomini e non priverai piú la tua nazione di figli», dice il Signore, l'Eterno.

15 «Non ti farò piú sentire gli scherni delle nazioni e tu non porterai piú il vituperio dei popoli e non farai piú cadere la tua nazione», dice il Signore, l'Eterno.

16 La parola dell'Eterno mi fu nuovamente rivolta, dicendo:

17 «Figlio d'uomo, quando quelli della casa d'Israele abitavano nel loro paese, lo contaminavano con la loro condotta e le loro azioni; la loro condotta davanti a me era come impurità della donna durante il suo ciclo mestruale.

18 Perciò riversai su di loro il mio furore per il sangue che avevano sparso sul paese e per gl'idoli con i quali lo avevano contaminato.

19 Cosí li dispersi fra le nazioni e furono disseminati per tutti i paesi, li giudicai secondo la loro condotta e secondo le loro azioni.

20 Arrivati fra le nazioni dove erano andati, profanarono il mio santo nome, perché di loro si diceva: "Costoro sono il popolo dell'Eterno, eppure hanno dovuto uscire dal suo paese".

21 Cosí io ebbi riguardo del mio santo nome che la casa d'Israele aveva profanato fra le nazioni dov'erano andati.

22 Perciò di' alla casa d'Israele: Cosí dice il Signore, l'Eterno: «Io agisco cosí non a motivo di voi, o casa d'Israele, ma per amore del mio santo nome, che voi avete profanato fra le nazioni dove siete andati.

23 Io santificherò il mio grande nome profanato fra le nazioni, che avete profanato nel loro mezzo. Le nazioni riconosceranno che io sono l'Eterno», dice il Signore, l'Eterno, «quando sarò santificato in voi davanti ai loro occhi.

24 Vi prenderò dalle nazioni, vi radunerò da tutti i paesi e vi ricondurrò nel vostro paese.

25 Spanderò quindi su di voi acqua pura e sarete puri; vi purificherò da tutte le vostre impurità e da tutti i vostri idoli.

26 Vi darò un cuore nuovo e metterò dentro di voi uno spirito nuovo; toglierò dalla vostra carne il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne.

27 Metterò dentro di voi il mio Spirito e vi farò camminare nei miei statuti, e voi osserverete e metterete in pratica i miei decreti.

28 Abiterete nel paese che io diedi ai vostri padri; voi sarete il mio popolo e io sarò il vostro DIO.

29 Vi libererò da tutte le vostre impurità; chiamerò il frumento, lo farò abbondare e non manderò piú contro di voi la fame.

30 Farò moltiplicare il frutto degli alberi e il prodotto dei campi, affinché non subiate più il vituperio della fame tra le nazioni.

31 Allora vi ricorderete delle vostre vie malvagie e delle vostre azioni che non erano buone e diventerete ripugnanti ai vostri stessi occhi per le vostre iniquità e le vostre abominazioni.

32 Non è per amore di voi che io opero», dice il Signore, l'Eterno, «sappiatelo bene. Vergognatevi e siate confusi a motivo delle vostre vie, o casa d'Israele».

33 Cosí dice il Signore, l'Eterno: «Nel giorno in cui vi purificherò da tutte le vostre iniquità, vi farò abitare nuovamente le città, e le rovine saranno ricostruite.

34 La terra desolata sarà coltivata, invece di essere una desolazione agli occhi di tutti i passanti.

35 E diranno: "Questa terra che era desolata è divenuta come il giardino dell'Eden, e le città devastate, desolate e rovinate sono ora fortificate e abitate".

36 Allora le nazioni che saranno rimaste intorno a voi riconosceranno che io. l'Eterno, ho ricostruito i luoghi distrutti e piantato la terra desolata. Io l'Eterno, ho parlato e lo farò».

37 Cosí dice il Signore, l'Eterno: «Sarò nuovamente supplicato dalla casa d'Israele di compiere questo per loro: io moltiplicherò i loro uomini come un gregge.

38 Come un gregge di pecore consacrate, come il gregge di Gerusalemme, nelle sue feste solenni, cosí le città devastate saranno riempite di greggi di uomini. Allora riconosceranno che io sono l'Eterno».