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VI. APPENDICI

La catastrofe di Gerusalemme e il favore reso a Ioiachin

52 Sedecìa aveva ventun'anni quando divenne re e regnò undici anni a Gerusalemme; sua madre si chiamava Camitàl figlia di Geremia ed era di Libna. Egli fece ciò che dispiace al Signore, proprio come aveva fatto Ioiakìm.

Ma, a causa dell'ira del Signore, in Gerusalemme e in Giuda le cose arrivarono a tal punto che il Signore li scacciò dalla sua presenza. Sedecìa si era ribellato al re di Babilonia.

Allora nel decimo mese dell'anno nono del suo regno, il dieci del mese, venne Nabucodònosor re di Babilonia con tutto l'esercito contro Gerusalemme. Costoro si accamparono intorno ad essa e costruirono attorno opere d'assedio. La città rimase assediata fino all'undecimo anno del re Sedecìa.

Nel quarto mese, il nove del mese, mentre la fame dominava nella città e non c'era più pane per la popolazione, fu aperta una breccia nella città. Allora tutti i soldati fuggirono, uscendo dalla città di notte per la via della porta fra le due mura, che era presso il giardino del re e, mentre i Caldei erano intorno alla città, presero la via dell'Araba.

Le truppe dei Caldei però inseguirono il re e raggiunsero Sedecìa nelle steppe di Gerico; allora tutto il suo esercito lo abbandonò e si disperse. Il re fu catturato e condotto a Ribla nel paese di Amat presso il re di Babilonia che pronunziò la sentenza contro di lui. 10 Il re di Babilonia fece sgozzare i figli di Sedecìa sotto i suoi occhi e fece sgozzare anche tutti i capi di Giuda in Ribla; 11 cavò gli occhi a Sedecìa e lo fece legare con catene e condurre a Babilonia, dove lo tenne in carcere fino alla sua morte.

12 Nel quinto mese, il dieci del mese, essendo l'anno decimonono del regno di Nabucodònosor re di Babilonia, Nabuzaradàn, capo delle guardie, che prestava servizio alla presenza del re di Babilonia, entrò a Gerusalemme. 13 Egli incendiò il tempio del Signore e la reggia e tutte le case di Gerusalemme, diede alle fiamme anche tutte le case dei nobili. 14 Tutto l'esercito dei Caldei, che era con il capo delle guardie, demolì tutte le mura intorno a Gerusalemme.

15 Il resto del popolo che era stato lasciato in città, i disertori che erano passati al re di Babilonia e quanti eran rimasti degli artigiani, Nabuzaradàn, capo delle guardie, li deportò: 16 dei più poveri del paese Nabuzaradàn, capo delle guardie ne lasciò una parte come vignaioli e come campagnoli. 17 I Caldei fecero a pezzi le colonne di bronzo che erano nel tempio, le basi a ruote e il mare di bronzo che era nel tempio e ne portarono tutto il bronzo in Babilonia. 18 Essi presero ancora le caldaie, le palette, i coltelli, i bacini per l'aspersione, le coppe e tutti gli arredi di bronzo che servivano al culto. 19 Il capo delle guardie prese ancora i bicchieri, i bracieri, i bacini, le caldaie, i candelabri, le coppe e i calici, quanto era d'oro e d'argento. 20 Quanto alle due colonne, all'unico mare, ai dodici buoi di bronzo che erano sotto di esso e alle basi a ruote, cose che aveva fatto il re Salomone per il tempio del Signore, non si poteva calcolare quale fosse il peso del bronzo di tutti questi arredi. 21 Delle colonne poi una sola era alta diciotto cubiti e ci voleva un filo di dodici cùbiti per misurarne la circonferenza; il suo spessore era di quattro dita, essendo vuota nell'interno. 22 Su di essa c'era un capitello di bronzo e l'altezza di un capitello era di cinque cùbiti; tutto intorno al capitello c'erano un reticolato per lato e melagrane, il tutto di bronzo; così era anche l'altra colonna. 23 Le melagrane erano novantasei; tutte le melagrane intorno al reticolato ammontavano a cento.

24 Il capo delle guardie fece prigioniero Seraià, sacerdote capo, e il secondo sacerdote Sofonia insieme con tre custodi della soglia. 25 Dalla città egli fece prigionieri un funzionario, che era a capo dei soldati, e sette uomini fra i più familiari del re, i quali furono trovati in città, e l'aiutante del capo dell'esercito che arruolava la gente del paese, e sessanta uomini della gente del paese, che furono trovati nella città. 26 Nabuzaradàn, capo delle guardie, li prese e li condusse presso il re di Babilonia, a Ribla. 27 Il re di Babilonia li fece percuotere e uccidere a Ribla, nel paese di Amat. Così fu deportato Giuda dal suo paese.

28 Questa è la gente che Nabucodònosor deportò: nell'anno settimo tremilaventitrè Giudei; 29 nell'anno decimo ottavo di Nabucodònosor furono deportati da Gerusalemme ottocentotrentadue persone; 30 nell'anno ventitreesimo di Nabucodònosor, Nabuzaradàn capo delle guardie deportò settecentoquarantacinque Giudei: in tutto quattromilaseicento persone.

31 Ora, nell'anno trentasettesimo della deportazione di Ioiachìn re di Giuda, nel decimosecondo mese, il venticinque del mese, Evil-Merodàch re di Babilonia, nell'anno della sua ascesa al regno, fece grazia a Ioiachìn re di Giuda e lo fece uscire dalla prigione. 32 Gli parlò con benevolenza e pose il seggio di lui al di sopra dei seggi dei re che si trovavano con lui a Babilonia. 33 Gli cambiò le vesti da prigioniero e Ioiachìn mangiò sempre il cibo alla presenza di lui per tutti i giorni della sua vita. 34 Il suo sostentamento, come sostentamento abituale, gli era fornito dal re di Babilonia ogni giorno, fino al giorno della sua morte, per tutto il tempo della sua vita.

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52 Sedekia aveva ventun anni quando iniziò a regnare, e regnò a Gerusalemme undici anni. Sua madre si chiamava Hamutal, figlia di Geremia di Libnah.

Egli fece ciò che è male agli occhi dell'Eterno, in tutto come aveva fatto Jehoiakim.

Questo accadde in Gerusalemme e in Giuda, a motivo dell'ira dell'Eterno, che alla fine li scacciò dalla sua presenza. Sedekia poi si ribellò al re di Babilonia.

Nel nono anno del suo regno, nel decimo mese, il dieci del mese, Nebukadnetsar, re di Babilonia, venne con tutto il suo esercito contro Gerusalemme, si accampò contro di essa e le costruí intorno opere d'assedio.

Cosí la città rimase assediata fino all'undicesimo anno del re Sedekia.

Nel quarto mese, il nove del mese, la fame era cosí grave in città che non c'era piú pane per il popolo del paese.

Allora fu aperta una breccia nelle mura e tutti gli uomini di guerra fuggirono, uscendo di notte dalla città per la via della porta fra le due mura, che si trovava presso il giardino del re, nonostante i Caldei fossero tutt'intorno alla città. Cosí essi presero la via dell'Arabah.

Ma l'esercito dei Caldei inseguí il re, raggiunse Sedekia nella pianura di Gerico, mentre tutto il suo esercito si disperdeva lontano da lui.

Cosí essi catturarono il re e lo condussero a Riblah nel paese di Hamath dal re di Babilonia, che pronunciò la sentenza contro di lui.

10 Il re di Babilonia uccise quindi i figli di Sedekia sotto i suoi occhi e uccise pure tutti i principi di Giuda in Riblah;

11 poi cavò gli occhi a Sedekia. Il re di Babilonia lo incatenò quindi con catene di bronzo, lo condusse a Babilonia e lo mise in prigione fino al giorno della sua morte.

12 Il quinto mese, il dieci del mese (che era il diciannovesimo anno di Nebukadnetsar, re di Babilonia) Nebuzaradan, capitano della guardia del corpo, al servizio del re di Babilonia, giunse a Gerusalemme.

13 Egli bruciò la casa dell'Eterno e la casa del re e diede alle fiamme tutte le case di Gerusalemme e tutte le case dei nobili.

14 Tutto l'esercito dei Caldei che era col capitano della guardia demolí tutte le mura intorno a Gerusalemme.

15 Poi Nebuzaradan, capitano della guardia, deportò una parte dei piú poveri del popolo, il resto del popolo che era rimasto in città, i disertori che erano passati al re di Babilonia e il resto della popolazione.

16 Ma Nebuzaradan, capitano della guardia, lasciò alcuni dei piú poveri del paese a coltivare le vigne e i campi.

17 I Caldei fecero a pezzi le colonne di bronzo che erano nella casa dell'Eterno, i carrelli e il mare di bronzo che erano nella casa dell'Eterno e ne portarono il bronzo a Babilonia.

18 Essi presero anche le padelle, le palette, i coltelli, le bacinelle, le coppe e tutti gli utensili di bronzo, usati nel servizio del tempio.

19 Il capitano della guardia prese pure le coppe, i bracieri, le bacinelle, i candelabri, le tazze e i calici, l'oro di ciò che era d'oro puro e l'argento puro.

20 Quanto alle due colonne, al mare e ai dodici buoi di bronzo che erano sotto di esso e ai carrelli che Salomone aveva fatto per la casa dell'Eterno, il bronzo di tutti questi oggetti aveva un peso che non si poteva calcolare.

21 Riguardo alle colonne, l'altezza di una colonna era di diciotto cubiti, e ci voleva un filo di dodici cubiti per misurarne la circonferenza; il suo spessore era di quattro dita; all'interno era vuota.

22 Su di essa vi era un capitello di bronzo, l'altezza di un capitello era di cinque cubiti; tutt'intorno al capitello c'era un reticolo e delle melagrane, tutto di bronzo. L'altra colonna, con melagrane, era identica a questa.

23 Tutt'intorno c'erano novantasei melagrane e tutte le melagrane intorno al reticolo ammontavano a cento.

24 Il capitano della guardia prese Seraiah, il sommo sacerdote, Sofonia, il secondo sacerdote, e i tre custodi della porta

25 Dalla città egli prese anche un eunuco che comandava la gente di guerra, sette uomini fra i consiglieri personali del re che furono trovati in città, il segretario del capo dell'esercito che arruolava il popolo del paese e sessanta uomini del popolo del paese che furono trovati in citta.

26 Cosí Nebuzaradan, capitano della guardia, li prese e li condusse dal re di Babilonia a Riblah

27 e il re di Babilonia li fece uccidere a Riblah nel paese di Hamath.

28 Cosí Giuda fu condotto in cattività lontano dal suo paese. Questo è il popolo che Nebukadnetsar deportò nell'anno settimo: tremilaventitrè Giudei.

29 Nell'anno diciottesimo di Nebukadnetsar furono deportate da Gerusalemme ottocentotrentadue persone.

30 Nell'anno ventitreesimo di Nebukadnetsar. Nebuzaradam capitano della guardia, deportò settecentoquarantacinque Giudei: in tutto quattromilaseicento persone.

31 Nell'anno trentasettesimo della cattività di Jehoiakim, re di Giuda, nel dodicesimo mese, il cinque del mese, Evil-Merodak, re di Babilonia, il primo anno del suo regno graziò Jehoiakim, re di Giuda e lo fece uscire di prigione.

32 Gli parlò con benevolenza e pose il suo seggio al di sopra del seggio, dei re che erano con lui in Babilonia.

33 Cosí Jehoiakim cambiò i vestiti della sua prigionia e mangiò sempre il pane alla presenza del re tutti i giorni della sua vita.

34 Per il suo sostentamento gli era fornita regolarmente una razione di cibo da parte del re di Babilonia una porzione ogni giorno, fino al giorno della sua morte, tutti i giorni della sua vita.