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Parole di Geremia figlio di Chelkia, uno dei sacerdoti che dimoravano in Anatòt, nel territorio di Beniamino. A lui fu rivolta la parola del Signore al tempo di Giosia figlio di Amon, re di Giuda, l'anno decimoterzo del suo regno, e quindi anche al tempo di Ioiakìm figlio di Giosia, re di Giuda, fino alla fine dell'anno undecimo di Sedecìa figlio di Giosìa, re di Giuda, cioè fino alla deportazione di Gerusalemme avvenuta nel quinto mese.

I. ORACOLI CONTRO GIUDA E GERUSALEMME

1. AL TEMPO DI GIOSIA

Vocazione di Geremia

Mi fu rivolta la parola del Signore:

«Prima di formarti nel grembo materno, ti conoscevo,
prima che tu uscissi alla luce, ti avevo consacrato;
ti ho stabilito profeta delle nazioni».
Risposi: «Ahimè, Signore Dio, ecco io non so parlare,
perché sono giovane».
Ma il Signore mi disse: «Non dire: Sono giovane,
ma và da coloro a cui ti manderò
e annunzia ciò che io ti ordinerò.
Non temerli,
perché io sono con te per proteggerti».
Oracolo del Signore.
Il Signore stese la mano, mi toccò la bocca
e il Signore mi disse:
«Ecco, ti metto le mie parole sulla bocca.
10 Ecco, oggi ti costituisco
sopra i popoli e sopra i regni
per sradicare e demolire,
per distruggere e abbattere,
per edificare e piantare».

11 Mi fu rivolta questa parola del Signore: «Che cosa vedi, Geremia?». Risposi: «Vedo un ramo di mandorlo». 12 Il Signore soggiunse: «Hai visto bene, poiché io vigilo sulla mia parola per realizzarla». 13 Quindi mi fu rivolta di nuovo questa parola del Signore: «Che cosa vedi?». Risposi: «Vedo una caldaia sul fuoco inclinata verso settentrione».

14 Il Signore mi disse:

«Dal settentrione si rovescerà la sventura
su tutti gli abitanti del paese.
15 Poiché, ecco, io sto per chiamare
tutti i regni del settentrione.
Oracolo del Signore.
Essi verranno e ognuno porrà il trono
davanti alle porte di Gerusalemme,
contro tutte le sue mura
e contro tutte le città di Giuda.
16 Allora pronunzierò i miei giudizi contro di loro,
per tutto il male che hanno commesso abbandonandomi,
per sacrificare ad altri dèi
e prostrarsi davanti al lavoro delle proprie mani.
17 Tu, poi, cingiti i fianchi,
alzati e dì loro tutto ciò che ti ordinerò;
non spaventarti alla loro vista,
altrimenti ti farò temere davanti a loro.
18 Ed ecco oggi io faccio di te
come una fortezza,
come un muro di bronzo
contro tutto il paese,
contro i re di Giuda e i suoi capi,
contro i suoi sacerdoti e il popolo del paese.
19 Ti muoveranno guerra ma non ti vinceranno,
perché io sono con te per salvarti».
Oracolo del Signore.

Le predicazioni più antiche. L'apostasia di Israele

Mi fu rivolta questa parola del signore:
«Va' e grida agli orecchi di Gerusalemme:
Così dice il Signore:
Mi ricordo di te, dell'affetto della tua giovinezza,
dell'amore al tempo del tuo fidanzamento,
quando mi seguivi nel deserto,in una terra non seminata.
Israele era cosa sacra al Signore
la primizia del suo raccolto;
quanti ne mangiavano dovevano pagarla,
la sventura si abbatteva su di loro.
Oracolo del Signore.
Udite la parola del Signore, casa di Giacobbe,
voi, famiglie tutte della casa di Israele!
Così dice il Signore:
Quale ingiustizia trovarono in me i vostri padri,
per allontanarsi da me?
Essi seguirono ciò ch'è vano,
diventarono loro stessi vanità
e non si domandarono: Dov'è il Signore
che ci fece uscire dal paese d'Egitto,
ci guidò nel deserto,
per una terra di steppe e di frane,
per una terra arida e tenebrosa,
per una terra che nessuno attraversa
e dove nessuno dimora?
Io vi ho condotti in una terra da giardino,
perchè ne mangiaste i frutti e i prodotti.
Ma voi, appena entrati, avete contaminato la mia terra
e avete reso il mio possesso un abominio.
Neppure i sacerdoti si domandarono:
Dov'è il Signore?
I detentori della legge non mi hanno conosciuto,
i pastori mi si sono ribellati,
i profeti hanno predetto nel nome di Baal
e hanno seguito esseri inutili.
Per questo intenterò ancora un processo contro di voi,
- oracolo del Signore -
e farò causa ai vostri nipoti.
10 Recatevi nelle isole del Kittìm e osservate,
mandate pure a Kedàr e considerate bene;
vedete se là è mai accaduta una cosa simile.
11 Ha mai un popolo cambiato dèi?
Eppure quelli non sono dèi!
Ma il mio popolo ha cambiato colui che è la sua gloria
con un essere inutile e vano.
12 Stupitene, o cieli;
inorridite come non mai.
Oracolo del Signore.
13 Perchè il mio popolo ha commesso due iniquità:
essi hanno abbandonato me,
sorgente di acqua viva,
per scavarsi cisterne, cisterne screpolate,
che non tengono l'acqua.
14 Israele è forse uno schiavo,
o un servo nato in casa?
Perchè allora è diventato una preda?
15 Contro di lui ruggiscono i leoni,
fanno udire i loro urli.
La sua terra è ridotta a deserto,
le sue città sono state bruciate e nessuno vi abita.
16 Perfino i figli di Menfi e di Tafni
ti hanno raso la testa.
17 Tutto ciò, forse, non ti accade
perchè hai abbandonato il Signore tuo Dio?
18 E ora perchè corri verso l'Egitto
a bere le acque del Nilo?
Perchè corri verso l'Assiria
a bere le acque dell'Eufrate?
19 La tua stessa malvagità ti castiga
e le tue ribellioni ti puniscono.
Riconosci e vedi quanto è cosa cattiva e amara
l'avere abbandonato il Signore tuo Dio
e il non avere più timore di me.
Oracolo del Signore degli eserciti.
20 Poichè già da tempo hai infranto il tuo giogo,
hai spezzato i tuoi legami
e hai detto: Non ti servirò!
Infatti sopra ogni colle elevato
e sotto ogni albero verde ti sei prostituita.
21 Io ti avevo piantato come vigna scelta,
tutta di vitigni genuini;
ora, come mai ti sei mutata
in tralci degeneri di vigna bastarda?
22 Anche se ti lavassi con la soda
e usassi molta potassa,
davanti a me resterebbe la macchia della tua iniquità.
Oracolo del Signore.
23 Perchè osi dire: Non mi sono contaminata,
non ho seguito i Baal?
Considera i tuoi passi là nella valle
riconosci quello che hai fatto,
giovane cammella leggera e vagabonda,
24 asina selvatica abituata al deserto:
nell'ardore del suo desiderio aspira l'aria;
chi può frenare la sua brama?
Quanti la cercano non devono stancarsi:
la troveranno sempre nel suo mese.
25 Bada che il tuo piede non resti scalzo
e che la tua gola non si inaridisca!
Ma tu rispondi: No. E' inutile,
perchè io amo gli stranieri,
voglio seguirli.
26 Come si vergogna un ladro preso in flagrante
così restano svergognati quelli della casa di Israele,
essi, i loro re, i loro capi,
i loro sacerdoti e i loro profeti.
27 Dicono a un pezzo di legno: Tu sei mio padre,
e a una pietra: Tu mi hai generato.
A me essi voltan le spalle e non la fronte;
ma al tempo della sventura invocano:
Alzati,salvaci!
28 E dove sono gli dei che ti sei costruiti?
Si alzino, se posson salvarti
nel tempo della tua sventura;
poiché numerosi come le tue città
sono, o Giuda, i tuoi dei!
29 Perché vi lamentate con me?
Tutti voi mi siete stati infedeli.
Oracolo del Signore.
30 Invano ho colpito i vostri figli,
voi non avete imparato la lezione.
La vostra stessa spada ha divorato i vostri profeti
come un leone distruttore.
31 O generazione!
Proprio voi badate alla parola del Signore!
Sono forse divenuto un deserto per Israele
o una terra di tenebre densissime?
Perché il mio popolo dice: Ci siamo emancipati,
più non faremo ritorno a te?
32 Si dimentica forse una vergine dei suoi ornamenti,
una sposa della sua cintura?
Eppure il mio popolo mi ha dimenticato
per giorni innumerevoli.
33 Come sai ben scegliere la tua via
in cerca di amore!
Per questo hai insegnato i tuoi costumi
anche alle donne peggiori.
34 Perfino sugli orli delle tue vesti si trova
il sangue di poveri innocenti,
da te non sorpresi nell'atto di scassinare,
ma presso ogni quercia.
35 Eppure protesti: Io sono innocente,
la sua ira è gia lontana da me.
Eccomi pronto a entrare in giudizio con te,
perché hai detto: Non ho peccato!
36 Perché ti sei ridotta così vile
nel cambiare la strada?
Anche dall'Egitto sarai delusa
come fosti delusa dall'Assiria.
37 Anche di là tornerai con le mani sul capo,
perché il Signore ha rigettato coloro nei quali confidavi;
da loro non avrai alcun vantaggio.

La conversione

Se un uomo ripudia la moglie
ed essa, allontanatasi da lui,
si sposa con un altro uomo,
tornerà il primo ancora da lei?
Forse una simile donna non è tutta contaminata?
Tu ti sei disonorata con molti amanti
e osi tornare da me? Oracolo del Signore.
Alza gli occhi sui colli e osserva:
dove non ti sei disonorata?
Tu sedevi sulle vie aspettandoli,
come fa l'Arabo nel deserto.
Così anche la terra hai contaminato
con impudicizia e perversità.
Per questo sono state fermate le piogge
e gli scrosci di primavera non sono venuti.
Sfrontatezza di prostituta è la tua,
ma tu non vuoi arrossire.
E ora forse non gridi verso di me: Padre mio,
amico della mia giovinezza tu sei!
Serberà egli rancore per sempre?
Conserverà in eterno la sua ira?
Così parli, ma intanto ti ostini
a commettere il male che puoi».

L'Israele del nord invitato alla conversione

Il Signore mi disse al tempo del re Giosia: «Hai visto ciò che ha fatto Israele, la ribelle? Si è recata su ogni luogo elevato e sotto ogni albero verde per prostituirsi. E io pensavo: Dopo che avrà fatto tutto questo tornerà a me, ma essa non è ritornata. La perfida Giuda sua sorella ha visto ciò, ha visto che ho ripudiato la ribelle Israele proprio per tutti i suoi adultèri, consegnandole il documento del divorzio, ma la perfida Giuda sua sorella non ha avuto alcun timore. Anzi anch'essa è andata a prostituirsi; e con il clamore delle sue prostituzioni ha contaminato il paese; ha commesso adulterio davanti alla pietra e al legno. 10 Ciò nonostante, la perfida Giuda sua sorella non è ritornata a me con tutto il cuore, ma soltanto con menzogna». Parola del Signore. 11 Allora il Signore mi disse: «Israele ribelle si è dimostrata più giusta della perfida Giuda. 12 Và e grida tali cose verso il settentrione dicendo:

Ritorna, Israele ribelle, dice il Signore.
Non ti mostrerò la faccia sdegnata,
perché io sono pietoso, dice il Signore.
Non conserverò l'ira per sempre.
13 Su, riconosci la tua colpa,
perché sei stata infedele al Signore tuo Dio;
hai profuso l'amore agli stranieri
sotto ogni albero verde
e non hai ascoltato la mia voce. Oracolo del Signore.

Il popolo messianico a Sion

14 Ritornate, figli traviati - dice il Signore - perché io sono il vostro padrone. Io vi prenderò uno da ogni città e due da ciascuna famiglia e vi condurrò a Sion. 15 Vi darò pastori secondo il mio cuore, i quali vi guideranno con scienza e intelligenza. 16 Quando poi vi sarete moltiplicati e sarete stati fecondi nel paese, in quei giorni - dice il Signore - non si parlerà più dell'arca dell'alleanza del Signore; nessuno ci penserà né se ne ricorderà; essa non sarà rimpianta né rifatta. 17 In quel tempo chiameranno Gerusalemme trono del Signore; tutti i popoli vi si raduneranno nel nome del Signore e non seguiranno più la caparbietà del loro cuore malvagio. 18 In quei giorni la casa di Giuda andrà verso la casa di Israele e tutte e due torneranno insieme dalla regione settentrionale nel paese che io avevo dato in eredità ai loro padri.

Seguito del poema sulla conversione

19 Io pensavo:
Come vorrei considerarti tra i miei figli
e darti una terra invidiabile,
un'eredità che sia l'ornamento più prezioso dei popoli!
Io pensavo: Voi mi direte: Padre mio,
e non tralascerete di seguirmi.
20 Ma come una donna è infedele al suo amante,
così voi, casa di Israele, siete stati infedeli a me».
Oracolo del Signore.
21 Sui colli si ode una voce,
pianto e gemiti degli Israeliti,
perché hanno reso tortuose le loro vie,
si sono dimenticati del Signore loro Dio.
22 «Ritornate, figli traviati,
io risanerò le vostre ribellioni».
«Ecco, noi veniamo a te
perché tu sei il Signore nostro Dio.
23 In realtà, menzogna sono le colline,
come anche il clamore sui monti;
davvero nel Signore nostro Dio
è la salvezza di Israele.
24 L'infamia ha divorato fino dalla nostra giovinezza
il frutto delle fatiche dei nostri padri,
i loro greggi e i loro armenti,
i loro figli e le loro figlie.
25 Avvolgiamoci nella nostra vergogna,
la nostra confusione ci ricopra,
perché abbiamo peccato contro il Signore nostro Dio,
noi e i nostri padri,
dalla nostra giovinezza fino ad oggi;
non abbiamo ascoltato la voce del Signore nostro Dio».

«Se vuoi ritornare, o Israele - dice il Signore -
a me dovrai ritornare.
Se rigetterai i tuoi abomini,
non dovrai più vagare lontano da me.
Il tuo giuramento sarà: Per la vita del Signore,
con verità, rettitudine e giustizia.
Allora i popoli si diranno benedetti da te
e di te si vanteranno».
Dice il Signore
agli uomini di Giuda e a Gerusalemme:
«Dissodatevi un terreno incolto
e non seminate fra le spine.
Circoncidetevi per il Signore,
circoncidete il vostro cuore,
uomini di Giuda e abitanti di Gerusalemme,
perché la mia ira non divampi come fuoco
e non bruci senza che alcuno la possa spegnere,
a causa delle vostre azioni perverse.

L'invasione dal nord

Annunziatelo in Giuda,
fatelo udire a Gerusalemme;
suonate la tromba nel paese,
gridate a piena voce e dite:
Radunatevi ed entriamo nelle città fortificate.
Alzate un segnale verso Sion;
fuggite, non indugiate,
perchè io mando da settentrione una sventura
e una grande rovina.
Il leone è balzato dalla boscaglia,
il distruttore di nazioni
si è mosso dalla sua dimora
per ridurre la tua terra a una desolazione:
le tue città saranno distrutte,
non vi rimarranno abitanti.
Per questo vestitevi di sacco,
lamentatevi e alzate grida,
perchè non si è allontanata
l'ira ardente del Signore da noi.
E in quel giorno, dice il Signore,
verrà meno il coraggio del re
e il coraggio dei capi;
i sacerdoti saranno costernati
e i profeti saranno stupiti.
10 Essi diranno: Ah, Signore Dio
hai dunque del tutto ingannato
questo popolo e Gerusalemme,
quando dicevi: Voi avrete pace,
mentre una spada giunge fino alla gola».
11 In quel tempo si dirà
a questo popolo e a Gerusalemme:
«Il vento ardente delle dune soffia dal deserto
verso la figlia del mio popolo,
non per vagliare, né per mondare il grano.
12 Un vento minaccioso si alza per mio ordine.
Ora, anch'io voglio pronunziare
contro di essi la condanna».
13 Ecco, egli sale come nubi
e come un turbine sono i suoi carri,
i suoi cavalli sono più veloci delle aquile.
Guai a noi che siamo perduti!
14 Purifica il tuo cuore dalla malvagità, Gerusalemme,
perchè possa uscirne salva.
Fino a quando albergheranno in te
pensieri d'iniquità?
15 Ecco, una voce reca la notizia da Dan,
si annunzia la sventura dalle montagne di Efraim.
16 Annunziatelo alle genti, fatelo sapere a Gerusalemme.
Gli assedianti vengono da una terra lontana,
mandano urla contro le città di Giuda,
17 Come custodi d'un campo l'hanno circondata,
perchè si è ribellata contro di me. Oracolo del Signore.
18 La tua condotta e le tue azioni
ti hanno causato tutto ciò.
Questo il guadagno della tua malvagità; com'è amaro!
Ora ti penetra fino al cuore.
19 Le mie viscere, le mie viscere! Sono straziato.
Le pareti del mio cuore!
Il cuore mi batte forte;
non riesco a tacere,
perché ho udito uno squillo di tromba,
un fragore di guerra.
20 Si annunzia rovina sopra rovina:
tutto il paese è devastato.
A un tratto sono distrutte le mie tende,
in un attimo i miei padiglioni.
21 Fino a quando dovrò vedere segnali
e udire squilli di tromba?
22 «Stolto è il mio popolo:
non mi conoscono,
sono figli insipienti,
senza intelligenza;
sono esperti nel fare il male,
ma non sanno compiere il bene».
23 Guardai la terra ed ecco solitudine e vuoto,
i cieli, e non v'era luce.
24 Guardai i monti ed ecco tremavano
e tutti i colli ondeggiavano.
25 Guardai ed ecco non c'era nessuno
e tutti gli uccelli dell'aria erano volati via.
26 Guardai ed ecco la terra fertile era un deserto
e tutte le sue città erano state distrutte
dal Signore e dalla sua ira ardente.
27 Poiché dice il Signore:
«Devastato sarà tutto il paese;
io compirò uno sterminio.
28 Pertanto la terra sarà in lutto
e i cieli lassù si oscureranno,
perché io l'ho detto e non me ne pento,
l'ho stabilito e non ritratterò».
29 Per lo strepito di cavalieri e di arcieri
ogni città è in fuga,
vanno nella folta boscaglia
e salgono sulle rupi.
Ogni città è abbandonata,
non c'è rimasto un sol uomo.
30 E tu, devastata, che farai?
Anche se ti vestissi di scarlatto,
ti adornassi di fregi d'oro
e ti facessi gli occhi grandi con il bistro,
invano ti faresti bella.
I tuoi amanti ti disprezzano;
essi vogliono la tua vita.
31 Sento un grido come di donna nei dolori,
un urlo come di donna al primo parto,
è il grido della figlia di Sion,
che spasima e tende le mani:
«Guai a me! Sono affranta,
affranta per tutti gli uccisi».

'Geremia 1-4' not found for the version: La Bibbia della Gioia.

Parole di Geremia, figlio di Hilkiah, uno dei sacerdoti che erano ad Anathoth, nel paese di Beniamino.

La parola dell'Eterno gli fu rivolta al tempo di Giosia, figlio di Amon, re di Giuda, nell'anno tredicesimo del suo regno;

gli fu pure rivolta al tempo di Jehoiakim, figlio di Giosia, re di Giuda, fino alla fine dell'undicesimo anno di Sedekia, figlio di Giosia, re di Giuda, cioè fino alla cattività di Gerusalemme, avvenuta nel quinto mese

La parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo:

«Prima che io ti formassi nel grembo di tua madre, ti ho conosciuto; prima che tu uscissi dal suo grembo, ti ho consacrato e ti ho stabilito profeta delle nazioni».

Io risposi: «Ahimè, Signore. Eterno, io non so parlare, perché sono un ragazzo».

Ma l'Eterno mi disse: «Non dire: "Sono un ragazzo" perché tu andrai da tutti coloro ai quali ti manderò e dirai tutto ciò che ti comanderò.

Non temere davanti a loro, perché io sono con te per liberarti, dice l'Eterno».

Poi l'Eterno stese la sua mano e toccò la mia bocca; quindi l'Eterno mi disse: «Ecco, io ho messo le mie parole nella tua bocca.

10 Ecco, oggi ti costituisco sopra le nazioni e sopra i regni, per sradicare e per demolire, per abbattere e per distruggere, per edificare e per piantare».

11 Poi la parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo: «Geremia, che cosa vedi?». Io risposi: «Vedo un ramo di mandorlo».

12 L'Eterno mi disse: «Hai visto bene, perché io vigilo sulla mia parola per mandarla ad effetto».

13 La parola dell'Eterno mi fu rivolta per la seconda volta, dicendo: «Che cosa vedi?». Io risposi: «Vedo una pentola che bolle e ha la bocca volta nella direzione opposta al nord».

14 L'Eterno mi disse: «Dal nord la calamità si rovescerà su tutti gli abitanti del paese.

15 Poiché, ecco, io sto per chiamare tutti i popoli dei regni del nord, dice l'Eterno. Essi verranno e porranno ognuno il suo trono all'ingresso delle porte di Gerusalemme contro tutte le sue mura, tutt'intorno, e contro tutte le città di Giuda.

16 Allora pronuncerò i miei giudizi contro di loro, a motivo di tutta la loro malvagità, perché mi hanno abbandonato e hanno bruciato incenso ad altri dèi e si sono prostrati davanti all'opera delle loro mani.

17 Perciò cingiti i lombi, lèvati e di' loro tutto ciò che ti comanderò. Non sgomentarti davanti a loro affinché non ti renda sgomento davanti a loro.

18 Ecco, oggi io faccio di te una città fortificata, una colonna di ferro e un muro di bronzo contro tutto il paese, contro i re di Giuda, contro i suoi principi, contro i suoi sacerdoti e contro il popolo del paese.

19 Essi combatteranno contro di te ma non ti vinceranno, perché io sono con te per liberarti, dice l'Eterno».

La parola dell'Eterno mi fu ancora rivolta, dicendo:

«Va' e grida alle orecchie di Gerusalemme, dicendo: Cosí dice l'Eterno: Io mi ricordo di te, della tenera attenzione della tua giovinezza, dell'amore al tempo del tuo fidanzamento, quando mi seguivi nel deserto, in una terra non seminata.

Israele, era consacrato all'Eterno, le primizie del suo raccolto; tutti quelli che lo divoravano diventavano colpevoli, e la calamità si abbatteva su di loro», dice l'Eterno.

Ascoltate la parola dell'Eterno, o casa di Giacobbe, e voi tutte le famiglie della casa d'Israele.

Cosí dice l'Eterno: «Che cosa hanno trovato di ingiusto in me i vostri padri, per allontanarsi da me, andare dietro alla vanità e diventare essi stessi vanità?

Non hanno neppure detto: "Dov'è l'Eterno che ci ha fatto uscire dal paese d'Egitto, che ci ha condotto attraverso il deserto, per un paese arido e di crepacci, per un paese riarso e di ombra di morte, per un paese dove nessuno era mai passato e dove nessuno aveva mai abitato?

Io vi ho condotto in un paese fertile, perché mangiaste dei suoi frutti e dei suoi beni; ma quando siete entrati, avete contaminato il mio paese e avete reso la mia eredità un'abominazione.

sacerdoti non hanno detto: "Dov'è l'Eterno?", quelli che si occupano della legge non mi hanno conosciuto, i pastori si sono ribellati contro di me, i profeti hanno profetizzato per Baal, e hanno seguito cose che non giovano a nulla.

Perciò contenderò ancora in giudizio con voi», dice l'Eterno, «e contenderò con i figli dei vostri figli.

10 Recatevi nelle isole di Kittim, e guardate, mandate a Kedar e osservate bene, e vedete se è mai avvenuta una cosa simile.

11 Ha mai una nazione cambiato i suoi dèi, anche se non sono dèi? Ma il mio popolo ha cambiato la sua gloria perciò che non giova a nulla.

12 Stupitevi, o cieli, di questo; inorridite e siate grandemente desolati», dice l'Eterno.

13 «Poiché il mio popolo ha commesso due mali: ha abbandonato me, la sorgente di acqua viva, per scavarsi cisterne, cisterne rotte, che non tengono l'acqua.

14 Israele è forse uno schiavo, o uno schiavo nato in casa? Perché dunque è diventato una preda?

15 I leoncelli ruggiscono contro di lui, fanno udire la loro voce e riducono il suo paese a una desolazione; le sue città sono bruciate e nessuno piú vi abita.

16 Perfino gli abitanti di Nof e di Tahpanhes ti divorano la corona della tua testa.

17 Non ti sei forse attirato addosso questo perché hai abbandonato l'Eterno, il tuo DIO, mentre ti conduceva per la strada?

18 E ora perché hai preso la strada che porta in Egitto, per andare a bere le acque di Scihor? O perché hai preso la strada che porta in Assiria, per andare a bere le acque del Fiume?

19 La tua stessa malvagità ti castigherà e i tuoi sviamenti ti puniranno. Riconosci perciò e vedi quanto cattivo e amaro sia per te l'abbandonare l'Eterno, il tuo DIO, e il non avere in te alcun timore di me», dice il Signore, l'Eterno degli eserciti.

20 «Poiché da molto tempo hai infranto il tuo giogo, hai rotto i tuoi legami e hai detto: "Non voglio piú servire! Ma sopra ogni alto colle e sotto ogni albero verdeggiante ti sei sdraiata come una prostituta.

21 Eppure ti avevo piantato come una nobile vigna tutta della migliore qualità; come dunque ti sei cambiata nei miei confronti in tralci degeneri di vigna straniera?

22 Anche se ti lavassi con la soda e usassi molto sapone, la tua iniquità la scerebbe un'impronta indelebile davanti a me», dice il Signore, l'Eterno.

23 «Come puoi dire: "Non mi son contaminata, non sono andata dietro ai Baal, Guarda la strada da te percorsa nella valle, riconosci, ciò che hai fatto, dromedaria veloce, che corre senza freno nelle sue vie.

24 Asina selvatica, abituata al deserto, che aspira l'aria nell'ardore del suo desiderio; nella stagione degli amori chi può trattenerla? Tutti quelli che la cercano non devono affaticarsi: nel suo mese la troveranno.

25 Impedisci che il tuo piede rimanga scalzo e che la tua gola si inaridisca. Ma tu hai detto: "E' inutile. No! Io amo gli stranieri e voglio seguire loro".

26 Come rimane confuso il ladro quando è sorpreso sul fatto, cosí sono confusi quelli della casa d'Israele, essi, i loro re, i loro principi, i loro sacerdoti e i loro profeti,

27 i quali dicono al legno: "Tu sei mio padre" e alla pietra: "Tu ci hai dato la vita". Sí, essi mi hanno voltato le spalle e non la faccia. Ma nel tempo della loro sventura dicono: "Lèvati e salvaci!"

28 Ma dove sono i tuoi dèi che ti sei fatto Si lèvino, se possono salvarti nel tempo della tua sventura. Poiché numerosi come le tue città sono i tuoi dèi, o Giuda.

29 Perché contendete con me? Voi tutti vi siete ribellati contro di me», dice l'Eterno.

30 «Invano ho colpito i vostri figli; non hanno accettato la correzione. La vostra spada ha divorato i vostri profeti come un leone distruttore.

31 O generazione, considera la parola dell'Eterno! Sono forse stato un deserto per Israele o un paese di fitte tenebre? Perché dice il mio popolo: "Noi girovaghiamo liberamente, non torneremo piú da te"?

32 Può una fanciulla dimenticare i suoi ornamenti, o una sposa la sua cintura? Eppure il mio popolo mi ha dimenticato da giorni innumerevoli.

33 Come usi bene le tue maniere per procurarti amore! Cosí hai insegnato le tue maniere persino alle donne malvagie.

34 Perfino sui lembi della tua veste si trova il sangue di poveri innocenti, che non furono sorpresi a scassinare. Ma, nonostante tutte queste cose,

35 tu dici: Sono innocente; certamente la sua ira si è ritirata da me Ecco, io entrerò in giudizio con te, perché hai detto: "Non ho peccato"

36 Perché vagabondi cosí tanto, cambiando il tuo cammino? Sarai delusa anche dall'Egitto, come sei stata delusa dall'Assiria.

37 Anche da esso uscirai con le tue mani sul capo, perché l'Eterno ha rigettato quelli nei quali tu confidi, e tu non realizzerai i tuoi intenti per mezzo di loro.

Se un uomo ripudia la propria moglie e questa se ne va da lui e diviene moglie di un altro, tornerà egli forse ancora da lei? Non sarebbe quel paese grandemente profanato? Tu ti sei prostituita, con molti amanti; vorresti però ritornare da me?», dice l'Eterno.

«Alza gli occhi verso le alture e guarda: dove non ti sei coricata con loro? Ti sei seduta accanto alle strade ad aspettarli, come un Arabo nel deserto, e hai contaminato il paese con le tue prostituzioni e con le tue malvagità.

Perciò le piogge sono state trattenute e l'ultima pioggia, non c'è stata. Ma tu hai avuto una fronte da prostituta e hai rifiutato di vergognarti.

Non hai proprio ora gridato a me: "Padre mio, tu sei l'amico della mia giovinezza!

Rimarrà egli adirato per sempre? Conserverà l'ira sino alla fine?" Ecco, tu parli cosí, ma intanto commetti tutte le malvagità che puoi».

L'Eterno mi disse al tempo del re Giosia: «Hai visto ciò che la ribelle, Israele ha fatto? E' andata sopra ogni alto monte e sotto ogni albero verdeggiante e là si è prostituita.

Io dicevo: "Dopo che avrà fatto tutte queste cose ritornerà a me" Ma non è tornata; e la sua perfida sorella Giuda l'ha visto.

E sebbene io avessi ripudiato la ribelle Israele a motivo di tutti i suoi adultèri e le avessi dato il libello di divorzio, ho visto che la sua perfida sorella Giuda non ha avuto alcun timore, ma è andata anch'essa a prostituirsi,

Cosí con il rumore delle sue prostituzioni ha contaminato il paese e ha commesso adulterio con la pietra e con il legno

10 Nonostante tutto questo, la sua perfida sorella Giuda non è tornata a me con tutto il suo cuore, ma con simulazione», dice l'Eterno.

11 Poi l'Eterno mi disse: «La ribelle Israele si è mostrata piú giusta della perfida Giuda.

12 Va' e proclama queste parole verso il nord, dicendo: "Torna, o ribelle Israele"», dice l'Eterno, «non farò ricadere la mia ira su di voi, perché io sono misericordioso», dice l'Eterno, «e non rimango adirato per sempre.

13 Soltanto riconosci la tua iniquità, perché ti sei ribellata all'Eterno, il tuo DIO; hai profuso i tuoi favori agli stranieri sotto ogni albero verdeggiante e non hai dato ascolto alla mia voce», dice l'Eterno.

14 «Tornate o figli traviati», dice l'Eterno, «perché io ho sovranità su di voi. Vi prenderò uno da una città e due da una famiglia e vi ricondurrò a Sion.

15 Vi darò quindi pastori secondo il mio cuore, che vi pasceranno con conoscenza e con sapienza.

16 E avverrà che quando vi sarete moltiplicati e sarete fecondi nel paese, in quei giorni», dice l'Eterno, «non si dirà piú: "L'arca del patto dell'Eterno". Non verrà piú in mente, non la ricorderanno piú, non andranno piú a vederla, non se ne farà un'altra.

17 Allora Gerusalemme sarà chiamata "Il trono dell'Eterno"; tutte le nazioni si raduneranno presso di essa nel nome dell'Eterno, a Gerusalemme, e non cammineranno piú secondo la caparbietà del loro cuore malvagio.

18 In quei giorni la casa di Giuda camminerà con la casa d'Israele e insieme verranno dal paese del nord al paese che io diedi in eredità ai vostri padri.

19 Io dicevo: "Quanto volentieri ti collocherei tra i miei figli e ti darei un paese delizioso, una splendida eredità fra tutte le nazioni" Dicevo: "Tu mi chiamerai: Padre mio!, e non ti allontanerai piú da me"

20 Ma come una donna è infedele al proprio marito, cosí voi siete stati infedeli a me, o casa d'Israele», dice l'Eterno.

21 Una voce si ode sulle alture; il pianto e le suppliche dei figli d'Israele, perché hanno pervertito la loro via e hanno dimenticato l'Eterno, il loro DIO.

22 «Ritornate, o figli traviati, io guarirò le vostre ribellioni». «Ecco, noi veniamo a te, perché tu sei l'Eterno, il nostro DIO.

23 E' certamente vano l'aiuto che si aspetta dai colli e dal gran numero dei monti; certamente la salvezza, d'Israele è nell'Eterno, il nostro DIO.

24 Quella cosa vergognosa ha divorato il frutto della fatica dei nostri padri fin dalla nostra giovinezza le loro pecore e i loro buoi, i loro figli e le loro figlie.

25 Corichiamoci nella nostra vergogna e ci ricopra la nostra ignominia, perché abbiamo peccato contro l'Eterno il nostro DIO, noi e i nostri padri, dalla nostra giovinezza fino a questo giorno e non abbiamo dato ascolto alla voce dell'Eterno, il nostro DIO».

«O Israele, se tu torni», dice l'Eterno, «devi ritornare a me. Se rimuovi dalla mia presenza le tue abominazioni e non vai piú vagando

e giuri: "L'Eterno vive con verità con rettitudine e con giustizia, allora le nazioni saranno benedette in Lui e in Lui si glorieranno».

Poiché cosí dice l'Eterno a quelli di Giuda e di Gerusalemme: «Dissodate il vostro campo non coltivato e non seminate fra le spine,

Circoncidetevi per l'Eterno e rimuovete il prepuzio dei vostri cuori, o uomini di Giuda e abitanti di Gerusalemme, affinché il mio furore non prorompa come fuoco e non arda senza che alcuno possa spegnerlo, a motivo della malvagità delle vostre azioni!».

«Annunziatelo in Giuda, proclamatelo in Gerusalemme e dite: "Suonate la tromba nel paese", gridate forte e dite: "adunatevi ed entriamo nelle città fortificate".

Alzate la bandiera verso Sion, fuggite in cerca di un rifugio, non fermatevi, perché manderò dal nord una calamità e una grande rovina.

Il leone è balzato fuori dal folto del suo bosco e un distruttore di nazioni si è messo in viaggio, ha lasciato la sua dimora per ridurre il tuo paese in desolazione; le tue città saranno devastate e lasciate senza abitanti.

Per questo vestitevi di sacco, fate cordoglio, gemete, perché l'ardente ira dell'Eterno non si è allontanata da noi.

In quel giorno avverrà», dice l'Eterno «che il cuore del re e il cuore dei principi verrà meno, i sacerdoti saranno sbigottiti e i profeti saranno costernati».

10 Allora io dissi: «Ah, Signore, Eterno, tu hai interamente ingannato questo popolo e Gerusalemme, dicendo: "Voi avrete pace mentre la spada penetra fino al cuore».

11 In quel tempo si dirà a questo popolo e a Gerusalemme: «Un vento ardente che viene dalle nude alture nel deserto e soffia verso la figlia del mio popolo, non per vagliare né per mondare;

12 un vento anche più forte di questi verrà da parte mia, ora anch'io pronuncerò il giudizio contro di loro,

13 Ecco, egli sale come le nuvole e i suoi carri come un turbine, i suoi cavalli sono piú veloci delle aquile. Guai a noi perché siamo devastati!».

14 O Gerusalemme, purifica il tuo cuore dalla malvagità, affinché sia salvata. Fino a quando rimarranno in te i tuoi pensieri iniqui?

15 Poiché una voce annuncia da Dan e proclama sventura dal monte di Efraim.

16 «Avvertite le nazioni, sí, fatelo sapere a Gerusalemme: gli assedianti vengono da una nazione lontana e alzano la loro voce contro le città di Giuda.

17 Come custodi di un campo si sono posti tutt'intorno ad essa perché si è ribellata contro di me», dice l'Eterno.

18 «Il tuo comportamento e le tue azioni ti hanno procurato queste cose, questa sarà la tua calamità, e sarà amara perché raggiungerà il tuo cuore».

19 Le mie viscere, le mie viscere! Mi contorco dal dolore. Oh, le pareti del mio cuore! Il mio cuore batte forte dentro di me. Io non posso tacere, perché, o anima mia, ho udito il suono della tromba, il grido di guerra.

20 Si annunzia rovina sopra rovina perché tutto il paese è devastato. Improvvisamente le mie tende sono distrutte, i miei padiglioni in un attimo.

21 Fino a quando vedrò la bandiera e udrò il suono della tromba?

22 «Sí, il mio popolo è stolto, non mi conosce; sono figli insensati e non hanno intendimento; sono esperti nel fare il male, ma non sanno fare il bene».

23 Guardai la terra, ed ecco era senza forma e vuota; i cieli, ed erano senza luce.

24 Guardai i monti, ed ecco tremavano e tutti i colli ondeggiavano.

25 Guardai, ed ecco non c'era uomo e tutti gli uccelli del cielo erano fuggiti.

26 Guardai, ed ecco la terra fertile era un deserto, e tutte le sue città erano crollate davanti all'Eterno a motivo dell'ardente sua ira.

27 Poiché cosí dice l'Eterno: «Tutto il paese sarà desolato, ma non lo distruggerò completamente,

28 A motivo di questo la terra farà cordoglio e i cieli in alto si oscureranno perché io ho parlato, ho deciso e non me ne pento né tornerò indietro.

29 Al rumore dei cavalieri e degli arcieri tutte le città sono in fuga, entrano nel folto dei boschi, salgono sulle rocce, tutte le città sono abbandonate e non vi è rimasto un sol uomo.

30 E tu, o devastata, che farai? Anche se ti vestissi di scarlatto, anche se ti abbigliassi con ornamenti d'oro, anche se ti ingrandissi gli occhi con lo stibio, invano ti faresti bella. I tuoi amanti ti disprezzano, vogliono la tua vita.

31 Poiché io odo un grido come di donna nelle doglie, un'angoscia come di donna al suo primo parto: è il grido della figlia di Sion che respira affannosamente e distende le sue mani, dicendo: "Guai a me! L'anima mia viene meno per gli assassini"».